Dopo la pausa estiva, riapre la 03 Art Gallery dell’Amsterdam Café di Fabio Zuccato, in Via Vicenza a Padova. Si riparte con un’artista internazionale e le sue perturbanti installazioni, seguiranno poi due particolarissime mostre di fotografia. Una dedicata ai volti dell’arte contemporanea e l’altra alla Cina più metropolitana e compulsiva, per terminare con una esposizione di arte visiva. Quattro nuovi appuntamenti che ci terranno compagnia da settembre a dicembre 2015, sempre nel solco di una proposta culturale – a firma di Barbara Codogno – che privilegia la trasversalità del linguaggio artistico contemporaneo e che colloca l’Amsterdam Café come fucina e laboratorio per la ricerca di nuovi linguaggi espressivi.

Dal 9 al 29 settembre (vernice 9 settembre ore 19.30) Elena Pizzato (Vicenza 1979), che si firma Ketra, propone al pubblico una personale dal forte impatto installativo. L’artista che pone il “corpo” al centro della sua colta e concettuale riflessione artistica, lo approccia però attraverso la sperimentazione di materiali “altri”, apparentemente lontani dall’organicità fisica – latex, silicone, pvc, etc. – eppure riconducibili verso la deviazione “erotica” del corpo en travesti.
Questa la cifra che ci permette di orientarci nella lettura delle sue molteplici produzioni: l’oscillazione perenne tra l’assenza del corpo biologico e la sua mistica sublimazione nel feticcio.
INCURSIONI DOMESTICHE è una personale da leggere come epos narrativo che ci conduce dritti nel cuore della domus. La casa è qui intesa nella sua più profonda legenda. Tre gli “stereotipi” domestici che ci accolgono: l’estetica di una testata della poltrona Frau, le presine da cucina fatte dalla nonna e un vecchio trofeo: la testa di un animale impagliato.
Su questi oggetti verte la riflessione – trasgressione artistica e concettuale di Ketra che ce ne “svela” la componente erotica.
L’occultamento della sessualità viene smascherato dall’artista che la riporta a galla: l’oggetto mostra il suo vero volto soltanto se diventa se stesso.
Grazie all’incursione dell’erotismo che sovverte l’oggetto in “corpo – feticcio” Ketra arriva alla sua verità. Ecco allora che le presine fatte a mano dalla nonna, pensate per proteggerci dal fuoco, diventano invece portatrici di “scottanti” messaggi erotici e pornografici ( Grandmother fucker).
La poltrona Frau, che dovrebbe accogliere comodamente il corpo, si riempie di borchie e di lacci e così si svela nella sua essenza di “corsetto”: un oggetto che fa della costrizione e del rimodellamento del corpo la magia della sua eleganza ( Siamese Sisters).
Mentre il trofeo animale è ora un teschio decorato di pelle e di borchie. Anche qui il rovesciamento è palese: l’oggetto domestico che è la testa impagliata finge di trattenere la vita dell’animale morto e gode esteticamente di questa “vita apparente”.
Ketra, impietosa, ci mostra invece la morte del corpo, dell’animale. Il suo teschio, le sue ossa sono però esteticamente decorate di pelle nera e di borchie, simboli del corpo – feticcio al quale demandiamo la nostra oscura e segreta – quanto omologante – pulsionalità erotica ( Black Desire).
Barbara Codogno

La mostra si arricchisce anche di elementi installativi: accanto a Grandmother fucker l’artista posiziona il tavolino e gli strumenti da lavoro impiegati dalla nonna nella realizzazione delle presine (uncinetti, filo, etc). Un video propone in loop le immagini delle mani della nonna fotografate dall’artista durante l’esecuzione delle presine.

Si ringrazia Ronnie Biasibetti che ha collaborato alla realizzazione di “Black Desire” lavorandone l’alluminio del teschio.

Ricordiamo inoltre che dal 19 settembre al 31 ottobre 2015 Ketra espone anche al MAM, Museo d’Arte moderna dell’Alto mantovano nella collettiva “Bocconi amari- a pink art food show”, una mostra che intende sviscerare tematiche attuali e diversificate che presentano un retrogusto amaro e che mostrano una particolare attenzione alle varie accezioni del nutrirsi contemporaneo.

SITO WEB: www.ketra.it

Per contatti:
Fabio Zuccato: 049 8723996 – 340 7013814
Barbara Codogno: 349 5319262