Dal sito Marginalia riproponiamo la traduzione dell’appello lanciato da Radhia Belhaj Zekri, a nome dell’Association des Femmes Tunisiennes pour La Recherche et le Développement (Associazione delle donne tunisine per la ricerca e lo sviluppo) di cui è presidente, in seguito all’omicidio avvenuto ieri a Tunisi, di Chokri Belaïd, segretario del partito dei Patriotes Democrates Unifiés (Patrioti Democratici Uniti), la coalizione di sinistra attualmente all’opposizione. “È con costernazione che noi, aderenti all’Associazione delle donne tunisine per la ricerca e lo sviluppo (AFTURD), abbiamo appreso la notizia dell’assassinio del nostro amico Chokri Belaïd, militante politico, grande figura della resistenza alla dittatura di Ben Ali e infaticabile difensore dei diritti umani.
Esprimiamo la nostra pena e la nostra indignazione davanti a questo crimine politico odioso che denunciamo con vigore e fermezza.
Constatiamo con grande amarezza che questo atto fa parte di una serie di azioni premeditate per azzittire tutte le voci libere che si oppongono all’instaurarsi di una nuova dittatura.
La sanguinosa repressione dei movimenti popolari nelle regioni, i tentativi di imbavagliare i media, le violenze fisiche e verbali nei confronti degli attivisti e dei militanti politici, le armi accumulate illegalmente da due anni alla luce del sole da un lato,l’agire in tutta impunità “delle leghe di protezione della rivoluzione”, i discorsi al vetriolo su emittenti e media sociali da mesi, le voci intorno a misteriosi “campi di allenamento” ed un partito politico al potere lassista e complice dall’altro, sono altrettante inquietanti premesse dei pericoli che minacciano una Tunisia in transizione ed un popolo che aspira alla libertà ed alla dignità.
Noi invitiamo tutte le associazioni e tutte le voci libere nel mondo a solidarizzare con le lotte delle tunisine e dei tunisini per l’uguaglianza, la democrazia e la giustizia sociale.Noi gridiamo alto e forte a colore che attraverso questo omicidio, vogliono instaurare il terrore nei nostri cuori, che le vie delle nostre città inondate dalla marea di tunisine e tunisini usciti per gridare la loro indignazione contro queste pratiche terroriste estranee al nostro paese sono la prova che il fascismo non passerà e che Chocri non è morto invano.
Ci uniamo all’iniziativa dei partiti democratici e della società civile di organizzare una giornata di lutto, di sciopero generale e di esequie nazionali venerdì 8 febbraio” (Traduzione dal francese di Vincenza Perilli)

Il testo originale è disponibile sul sito [Marginalia->http://marginaliavincenzaperilli.blogspot.it/2013/02/un-appello-dellassociazione-delle-donne.html] che ringraziamo per aver voluto condividere con noi questo appello