Il processo che si è concluso con questo importante precedente giudiziario è quello promosso da quattro cittadine lombarde e dalla Associazione art. 51 -Laboratorio di democrazia paritaria che nel 2010 avevano avviato una causa al TAR Lombardia contro le nomine del Presidente della Regione che su 16 assessori aveva nominato 15 uomini e 1 donna.
Nella causa era intervenuta{{ l’UDI Nazionale}} con le avvocate di Milano Ileana Alesso e Marilisa D’Amico per sostenere le ragioni delle promotrici del processo. La causa era stata ammessa fin dall’inizio dal TAR che però fino a ieri non si era ancora pronunciato sull’intervento dell’UDI, l’associazione che nel 2007 aveva introdotto e diffuso per prima in Italia il principio della democrazia paritaria e aveva presentato un progetto di legge di iniziativa popolare per la attuazione di una democrazia compiuta in ragione dei principi di cui agli artt. 3 e 51 della Costituzione.

Il progetto di legge, firmato da oltre 120.000 tra donne e uomini, è attualmente all’esame del Senato e la notizia del riconoscimento della legittimazione dell’UDI a intervenire a pieno titolo anche in futuro e in altre sedi nelle azioni giuridiche per la parità di opportunità tra donne e uomini è {{un precedente storico e giuridico importante per la storia del diritto italiano e per la storia dei diritti delle donne }} nel difficile cammino verso una cittadinanza piena e condivisa.