Con la seguente nota, inviata in forma di lettera da Bruxelles, Luisa Morgantini informa che è stato lanciato il Tribunale Russell per la Palestina ed invita ad attivarsi per la costituzione di un comitato di sostegno anche in Italia. Nel corso di un’affollata conferenza stampa al palazzo della stampa internazionale […] i promotori hanno spiegato la storia, la struttura e gli obiettivi del tribunale. Non sarà semplice perchè {{occorrerrà costruire una rete molto solida ed anche raccogliere i fondi}} che saranno necessari per una impresa come questa. Ma sicuramente averlo lanciato – sopratutto dopo gli avvenimenti di Gaza – apre la strada affinchè le violazioni della legalità Internazionale e dei diritti umani delle autorità Israeliane non restino sempre impunite.

Introdotto dall’ambasciatore francese Stéphane Hessel, {{Ken Coates (Presidente della Bertrand Russell Peace Foundation)}} ha ricordato la storia del Tribunale popolare sul Vietnam e ha citato l’incoraggiamento ricevuto da {{Richard Falk, rappresentante dell’Onu per la Palestina}}, ad andare avanti con l’idea del Tribunale.

{{Nurit Peled}}, già vincitrice del Premio Sakharov assegnato dal Parlamento Europeo, ha espresso {{il dolore di una cittadina israeliana che vede come la sua cosiddetta democrazia sia ormai diventata sinonimo di guerra e occupazione.}} {{Leila Shahid, ambasciatrice palestinese a Bruxelles}}, ha ricordato i diritti violati e l’impunità delle autorità israeliane concludendo che {{il Tribunale è una risposta}} a tutti quelli come noi che consideriamo che “la pace sia un tema troppo importante per lasciarlo agli stati”. Tra i sostenitori dell’iniziativa, era presente {{il regista Ken Loach}}, che ha esortato il Tribunale a investigare {{non solo le violazioni del diritto internazionale ma anche la catena di comando che le ha ordinate}}.

Infine {{Pierre Galand, ex senatore belga, ha fornito i dettagli sul Tribunale}}: una giuria composta da personalità di provate competenze e statura morale si riunirà in 2 o 3 sessioni in diverse città a inizio 2010, ascolterà testimoni e analizzerà prove relative al conflitto israelo-palestinese, e infine emetterà le proprie sentenze. Si tratterà ovviamente di sentenze morali, che avranno come obiettivo quello di mettere la comunità internazionale di fronte alle proprie responsabilità; l’obiettivo infatti non è solo quello di investigare i crimini di Israele, ma anche e soprattutto di verificare la complicità esplicita o implicita degli altri stati, compresi ovviamente quelli europei.

Sono previsti {{comitati nazionali di sostegno al tribunale in vari paesi del mondo}} , alcuni si sono già formati e l’obiettivo è di crearne di nuovi e costituire un’ampia rete di appoggio. Anche in Italia dovrà nascere il comitato, mi sono impegnata per la sua costituzione e mi auguro che la Fondazione Internazionale Lelio Basso e i giuristi democratici possano impegnarsi.

Vi faro’ sapere ulteriori sviluppi anche per un incontro per poi lanciare il Tribunale Russell in Italia. Intanto organizzazioni o singoli che sono interessati ad impegnarsi per il comitato nazionale di sostegno possono comunicarlo alla mia mail.

E-mail: luisa.morgantini@europarl.europa.eu

Ufficio PE in Italia – 06 69950217

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