Lo scorso 23 maggio si è tenuto a Napoli presso il caffè letterario “Intrameoenia” un incontro dibattito pubblico organizzato dall’UDI, Unione donne in Italia, sul problema dei rifiuti a Napoli e dei modi concreti per avviare in questa città la raccolta differenziata. I lavori sono stati introdotti da Stefania Cantatore dell’ UDI di Napoli, che ha sottolineato come “dai luoghi dove per anni l’imprevidenza pubblica ha nascosto rifiuti di ogni genere e provenienza nasce il gesto responsabile…” e come “si possono aprire prospettive per il futuro grazie alla sapienza della vita quotidiana che non spera nei miracoli, e all’atteggiamento di cura specifico delle donne…”
_ Numerosi sono stati gli interventi al dibattito e pur provenienti da luoghi diversi tutti si sono ritrovati sui criteri e sulla determinazione della lotta. Si è data informazione sulla mobilitazione operativa da parte di cittadini sempre più coscienti che si sono auto organizzati.

Il presidente della provincia di Avellino, {{Alberta de Simone}}, ha raccontato la sua esperienza istituzionale dal 2004 ad oggi e come, con ferrea volontà e determinazione, ha creato tutta la filiera del ciclo dello smaltimento dei rifiuti.
_ De Simone ha inoltre esposto gli scontri istituzionali, la collaborazione con i 119 sindaci della provincia e con i cittadini che con slancio civile hanno aderito all’iniziativa facendo schizzare in breve tempo al 43% la raccolta differenziata in quel territorio.
_ La sua prima scelta è stata un {{utilizzo diverso del bilancio provinciale}} che dall’uso per consulenze e feste varie è passato all’acquisto di bio-pattumiere per tutte le famiglie del territorio: “…Infatti la priorità assoluta è stata quella di separare il secco dall’umido per avviarlo all’impianto di compostaggio anaerobico…è pronto anche un impianto di differenziazione del secco a Montella, ma si sta ancora aspettando il “collaudo” per avviarlo, …abbiamo anche mostrato la nostra disponibilità a raccogliere in parte i rifiuti di Napoli…”
_ In conclusione la presidente della provincia di Avellino ha detto che occorrono le discariche e che anche nelle cave si possono fare, l’importante però è che quest’ultime siano argillose, perché l’argilla è impermeabile e che, in una terra di terremoti nella quale noi siamo, non c’è alcuna impermeabilizzazione artificiale che tenga ad un sisma, il rischio è quello di inquinare le falde acquifere di tutta la regione Campania e parte della regione Puglia la quale usufruisce delle acque della provincia di Avellino.

Il Comitato Civico flegreo “Donne in Nero” ha illustrato i punti del documento, che ha unito quattro comuni dell’area flegrea: Pozzuoli, Quarto, Monte di Procida, Pianura.
_ {{Contro la militarizzazione del territorio}}, per una naturalizzazione dello smaltimento dei rifiuti si è messa in atto un azione per proteggere la Terra dai rifiuti e dalla guerra, perché le donne hanno un legame indissolubile con la natura e sono contro un sistema che vuole solo incenerire, eliminare.
_ {{Le donne invece vogliono riconvertire, far rinascere, riciclare e si stanno impegnando localmente per la riduzione degli imballaggi}} e per la gestione capillare della differenziata partendo da ogni singola famiglia.
_ La rappresentante di {{Cittadinanza Attiva}} ha a sua volta sottolineato la necessità di “eliminare l’oggetto della contesa: I Rifiuti, la spazzatura è nostra con le compostiere domestiche…i noltre bisogne lavare le bottiglie perché solo la plastica pulita può essere riciclata…”

Alcune donne in sala hanno proposto un “{{Progetto di gemellaggio}}” di un territorio napoletano con un comune che già pratica la differenziata ed hanno proposto uno slogan “Io non voglio produrre ricchezza per la mafia”.
_ Il {{Centro Studi e Coordinamento della Partecipazione democratica}} ha affermato che Il segreto di Stato, introdotto con il Dpcm (decreto presidente consiglio ministri) “n° 90 del 16.04.08, potrà essere utilizzato nei campi più disparati, esso tutela interessi economici, finanziari, industriali, ecc. e nei fatti rende impossibile ai cittadini partecipare ai processi decisionali su piani e programmi futuri che hanno ricadute sulla salute, ambiente, qualità della vita come rifiuti, nucleare, ecc… Occorre utilizzare la Carta di Aalborg, che sancisce il dialogo con le popolazioni locali”.

Si è data notizia di una grande occasione d incontro che si terrà il prossimo 21 giugno:”una Marcia della Pace da Acerra a Napoli”, alla quale sono stati invitati a partecipare tutti i cittadini.
_ Mentre si svolgeva il dibattito una rappresentante del Comitato “No alla Discarica di Chiaiano” ha informato l’assemblea di aver ricevuto un messaggio: “A Chiaiano stanno caricando sul presidio” …e a questa notizia l’incontro si è concluso rumorosamente ed alcune persone presenti si sonno avviate a Chiaiano.
_ I fatti avvenuti nelle ore successive sono stati già resi noti.

Va ribadito che la gente è inerme, che non vi sono infiltrazioni di facinorosi, che {{i napoletani si vogliono far carico della “loro”spazzatura}} attraverso la raccolta differenziata che però le istituzioni non fanno partire perché le eco-balle valgono tanto oro quanto pesano e che non si “devono” rendere più leggere!