‘Noidonne’ e il suo editore – Cooperativa Libera Stampa – accolgono positivamente l’invito della Federazione Nazionale della Stampa e aderiscono alla manifestazione indetta per sabato 19 settembre 2009 a Roma per la libertà dell’informazione condividendone gli obiettivi.Accanto ai gravi problemi che attraversano il mondo dell’editoria in Italia – la
concentrazione dell’informazione nelle mani di pochi grandi gruppi,
l’inaccessibilità alla pubblicità per i piccoli giornali e la progressiva scomparsa
degli editori puri – si registra la vergogna dell’uso volgare del corpo delle donne
nelle televisioni e nei mesaggi pubblicitari che propongono un’immagine femminile
offensiva, lesiva della sua dignità e lontana dalla realtà.

Un complesso di realtà che, unito all’irrisolto conflitto di interesse del
Presidente del Consiglio, rendono oggettivamente inaccettabile il sistema
dell’informazione nel nostro Paese. Un sistema malato che ci preoccupa anche in
relazione alle sempre più evidenti violazioni dell’articolo 21 della Costituzione.

Come donne sentiamo una responsabilità in più perché sappiamo che nelle società in
cui sono posti limiti alle libertà degli individui le prime e maggiori vittime sono
proprio le donne e i loro diritti, che poi sono diritti umani.
Non è un caso che la citazione in giudizio inviata al quotidiano l’Unità riguardi
tutte donne che, direttora in testa, alla ‘colpa’ di fare il loro mestiere
aggiungono di farlo anche ‘in quanto donne’. Il genere femminile,
secondo l’attuale interpretazione del potere, o è sottomesso (in tutti i sensi) o
non è. Anzi, non può essere. Quante volte abbiamo sentito direttamente dalla voce
del Presidente del Consiglio offese rivolte alle giornaliste che gli facevano
domande nel corso delle conferenze stampa? Siamo solidali con le
colleghe de l’Unità anche come donne e chiediamo che nella manifestazione del 19 ‘il femminile’ dell’Italia che reagisce alle intimidazioni e allo strapotere maschile e maschilista sia vivo e riconoscibile.