Storicamente, le pandemie hanno costretto gli umani a rompere con il passato ed immaginare di nuovo il mondo  (Arundathi Roy 2 aprile 2020) 

Tutto cambierà si è detto un anno fa, ma bisogna ancora cominciare… 

Dopo il 7 aprile, giornata mondiale della salute, e contro i brevetti di BigPharma, il 10 aprile siamo in piazze materiali e  virtuali per far conoscere e sostenere le nostre proposte, elaborate collettivamente per realizzare il cambiamento che ci  serve. A una crisi che non è neutra perché nasce in una società segnata da squilibri di classe, di genere, di paesi di  origine, rispondiamo con proposte non neutre… 

LE GRANDI OPERE SONO COSTOSE E DANNOSE, PER L’AMBIENTE E GLI UMANI CAMBIARE vuol dire:  

la messa in sicurezza, la manutenzione, la protezione dell’ambiente, il contrasto al dissesto idrogeologico. Bonificare i siti inquinati, incentivare l’economia circolare, fonti rinnovabili, riciclo e riuso, trasporto e mobilità non inquinanti; lotta  alle discariche abusive, agli allevamenti intensivi invivibili e inquinanti che minacciano le esistenze di tutti gli esseri  viventi. Un nuovo patto per la terra, con maggiori investimenti nell’agricoltura sostenibile, in agroecologia e agrobio,  per favorire la crescita delle piccole imprese agricole soprattutto quelle a conduzione femminile. 

LAVORO/I, PRODURRE E RIPRODURRE: RICONOSCERE E VALORIZZARE 

A causa della crisi, la disoccupazione aumenta, quella delle donne in particolare! 

CAMBIARE vuol dire: 

∙ un piano di Investimenti pubblici per incrementare i livelli di occupazione femminile, portandoli al 60%, come  richiesto dalla UE, superando il divario salariale donne/uomini 

∙ astensione obbligatoria dal lavoro anche per i padri: contro il pregiudizio sulla maternità che incide  negativamente sul lavoro delle donne. Eliminare defiscalizzazione e de-contribuzione del lavoro femminile 

Le politiche di genere vanno separate dalle politiche per la famiglia 

CAMBIARE vuol dire: 

∙ valorizzare i lavori di riproduzione sociale e domestica, inclusa l’assistenza a familiari. Un sistema socio assistenziale e sanitario integrato come diritto delle e dei cittadini. Servizi pubblici e privati, le figure  professionali e i/le caregiver anche familiari e/o amicali, la sanità ospedaliera e territoriale, l’assistenza sociale,  le Rsa, le associazioni di volontariato, le OOSS e le assistenti familiari: le donne migranti ne sono i principali  soggetti, il cui lavoro di cura a domicilio merita una rivalutazione sociale, culturale ed economica ∙ consultori pubblici: assegnare loro il ruolo di servizi territoriali di prevenzione 

∙ passare dai “servizi” ai diritti dei bambini e bambine (0-6 anni) gli asili nidi dovrebbero essere parificati alle  scuole per l’infanzia: eliminazione della retta e la previsione di un contributo economico (su base ISEE) solo  per il pranzo, il pre e il post servizio (prima delle 9 e dopo le16.00) 

∙ investimenti per una educazione di genere, non violenta, contro gli stereotipi ed ogni forma di discriminazione;  consistente aumento delle risorse destinate ai centri anti-violenza 

LO SMART WORKING NON E’ CONCILIAZIONE VITA-LAVORO, MA SUPERLAVORO! CAMBIARE vuol dire: 

∙ combinare il processo di digitalizzazione con percorsi di superamento dell’analfabetismo digitale consentendo  l’accesso alle conoscenze informatiche e telematiche soprattutto delle donne 

∙ valorizzare la conoscenza delle discipline STEM tra le ragazze nei percorsi di studi in un’ottica di  desegregazione e non di nuovo stereotipo. Lo smartworking va normato come una nuova modalità di  organizzazione dei processi lavorativi in un’ottica di liberazione dei tempi di vita e di lavoro 

LA SICUREZZA NON STA NELLE ARMI! 

CAMBIARE vuol dire : 

∙ disinvestire dal settore militare e investire su riconversione produttiva. Investimenti pubblici in settori sociali e  cooperazione internazionale. Drastica riduzione di produzione/commercio armi 

∙ basta con le forniture di armi ai regimi che violano diritti umani e diritto internazionale e usano ogni forma di  violenza, compresa quella di genere

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GRUPPO FEMMSDC
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