sessoIl consultorio, così come concepito nella Legge 405/75, è il luogo privilegiato per la tutela e la promozione della salute sessuale e riproduttiva dedicato alla donna, alla coppia, all’adolescente. Un servizio di base, gratuito e facilmente raggiungibile, che opera secondo un approccio multidisciplinare privilegiando la prevenzione attraverso l’offerta attiva di informazione e consulenza nel territorio di appartenenza.  I consultori familiari si occupano di educazione sessuale nelle scuole, di prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale e di tutti gli eventi legati alla salute riproduttiva: consulenze preconcezionali, gravidanze e “percorso nascita”, contraccezione, interruzione volontaria della gravidanza, relazioni di coppia e familiari, screening per la prevenzione e l’individuazione precoce dei tumori femminili. In questi giorni si è parlato molto di fertilità e salute della donna, a proposito della campagna della ministra Lorenzin per il ‘Fertility Day’. Nel Piano Nazionale per la Fertilità del Ministero della Salute i consultori vengono investiti di compiti prettamente sanitari, snaturando quanto previsto dalla normativa in vigore,  che prevede un approccio multidisciplinare, e ignorando il fondamentale ruolo che i consultori già esercitano sulla salute riproduttiva.  Per garantire davvero la salute e la consapevolezza delle scelte riproduttive è necessario  mettere a disposizione della donna e della coppia gli strumenti per esercitare il diritto alla maternità e paternità consapevoli e responsabili attraverso l’accesso alla Pianificazione Familiare e alla contraccezione sicura, facile, gratuita.

Da questa certezza traggono slancio e legittimità le iniziative intraprese negli ultimi anni dalla Consulta per riportare la contraccezione al centro dell’intervento consultoriale e per richiamare l’attenzione delle Istituzioni competenti sulla strategicità complessiva di questa operazione. Infatti, malgrado l’esistenza di norme inequivocabili, malgrado la diffusione di una rete di servizi di pianificazione familiare, il diritto alla libertà di scelta non è garantito a tutte/i alla stesso modo:

la rete dei consultori è incompleta ( a Roma, ad esempio,  ne esistono solo 48 a fronte dei 144 previsti dalla L.34/96 in base al rapporto 1:20.000 ab. individuato per rendere possibile l’offerta attiva, e non tutti hanno tutte le figure professionali necessarie), la contraccezione ha  costi elevati, così come gli accertamenti sanitari, l’accesso ai quali risulta in molti casi complesso. Tutto ciò lede il diritto delle persone, che vengono limitate nell’esercizio della consapevolezza e della possibilità di scelta,  e riduce le potenzialità professionali delle operatrici e degli operatori nel loro compito di empowerment e di promozione della salute.  Perché il diritto alla salute sia esercitabile e perché la maternità e la paternità siano davvero una scelta, la contraccezione deve essere al centro della progettualità e dell’operatività dei consultori.

Chiediamo che le Istituzioni regionali e nazionali che hanno la responsabilità sulla organizzazione e la gestione dei servizi per la salute, si impegnino realmente per il potenziamento della rete dei consultori – come peraltro previsto dal POMI e dalla stessa ministra Lorenzin nel Piano Nazionale per la Fertilità,  affinchè sia garantito a tutte/i:

-La possibilità reale di accedere a tutti i metodi contraccettivi, comprese le spirali a rilascio ormonale, gli impianti, la sterilizzazione volontaria.

-L’allineamento del costo dei contraccettivi in Italia a quello medio degli altri paesi europei, decisamente più basso.

-La gratuità della contraccezione per le adolescenti e le donne in condizioni economiche precarie.

-La possibilità reale di accedere alla contraccezione sicura dopo un’interruzione volontaria della gravidanza.

  “ogni coppia e ogni persona deve vedere rispettato il diritto di decidere liberamente e responsabilmente il numero dei figli e l’intervallo fra le nascite e deve avere le informazioni e i mezzi necessari per farlo”   (CAIRO 1994 – Conferenza internazionale su popolazione e sviluppo)

Conferenza Stampa lunedi 26 settembre 2016 ore 13,00-14,00 Presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati – Roma, via della Missione 4  

Intervengono:  Consulta Consultori Roma Pina Adorno – AMICA (Associazione Medici Italiani Contraccezione e Aborto) Anna Pompili -AIDOS (Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo) Serena Fiorletta – A Sud Marica Di Pierr – Cittadinanza Attiva Maria Paola Costantini – UDI (Unione Donne in Italia) Vittoria Tola