Credevo sarebbe stata la “foto dell’anno” e mi aspettavo di vederla sulla copertina di Time. Intendo la foto della visione del filmato sulla fine di Bin Laden da parte dello staff della Casa Bianca. Quella con tutti gli uomini, presidente Obama compreso, seri e tirati, ma immoti e Hillary con la mano davanti alla bocca.

Non credo che dimenticherò mai quella mano a reprimere un senso di orrore. Una mano che rivelava l’umanità di una donna – che è anche “un” politico – e non si adattava alle atrocità che siamo in grado di compiere quando diventiamo soldati e finiamo per farci del male.

Ma non dimenticherò neppure la {{ritrattazione}}. Non era “debolezza femminile”, ma allergia alle polveri d’ambiente: forse reprimeva un colpo di tosse. Lezione forte e contraddittoria offerta a tutti, uomini e donne.

Anche noi, quando diventiamo “pari” nel potere, {{omologhiamo perfino i sentimenti}}, senza pensare che, forse, sarebbe meglio che i maschi smettessero di stringere i denti (e i pugni) e dicessero la paura e il pianto.