Fai conto che è domenica (di Pasqua) e tu donna, sei in un bar a fare colazione, aRoma, ed entra Antonio Casamonica in via Salvatore Barzilai con il cugino Alfredo Di Silvio e tu non sai chi sono. Dietro il bancone c’è un ragazzo romeno: “Questi romeni di merda non li sopporto proprio” urlano subito i due che insieme vanno. Fai conto che sei una cliente del bar, disabile, e dici: “Se il bar non vi piace andate altrove”.
Ecco la cronaca nel dettaglio: “Casamonica le ha strappato con una mano gli occhiali e li ha lanciati dietro al bancone, poi si è sfilato la cintura dai pantaloni e l’ ha passata a Di Silvio. Hanno preso la giovane alle spalle, l’hanno frustata e poi presa a calci, pugni fino a quando è crollata a terra massacrata. “Se chiami la polizia ti ammazziamo”, è stata la minaccia finale. Poco dopo Di Silvio è tornato nel bar con il fratello Vittorio. I due hanno fatto irruzione spaccando la vetrina, poi hanno rovesciato tavoli e sedie. “Qui comandiamo noi, non te lo scordare: questa è zona nostra. Ora questo bar lo devi chiudere, altrimenti sei morto”, hanno intimato al barista dopo averlo massacrato di botte. Nel locale questa volta erano presenti cinque clienti ma nessuno di loro ha reagito, nessuno ha avuto il coraggio di dire o fare nulla. Non così il barista che, nonostante le minacce, ha scelto di ribellarsi al potere criminale e ha denunciato. Un affronto senza precedenti per i Casamonica.Quando il clan è venuto a sapere della denuncia, si è mosso Enrico, il nonno dei fratelli Di Silvio. Si è presentato al bancone, ha ordinato un caffè e ha detto: “Ritira immediatamente tutte le accuse o morirai”. Il barista, terrorizzato, ha tenuto chiuso il locale per due giorni. La moglie però non ci sta, non vuole buttare al vento tutti i sacrifici fatti per aprire quel bar. E così la coppia ha scelto di riaprire, a rischio della vita.”
GRAZIE coraggiosa sconosciuta
Doriana Goracci

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(cronaca video foto al link sopra)