Mi ha colpita tantissimo il signor Beppino che ritengo un combattente per
la libertà. Ho trovato molto femminista il suo modo di agire. Il personale è politico. Ha fatto del dolore suo personale un’azione politica e pubblica.Non mi ha colpita la morte di Eluana, era già morta 17 anni fa, di lei era
rimasto un involucro di carne malmessa e sofferente costretta dall’alimentazione forzata a cibarsi tramite sonde inserite nel corpo.

Mi ha colpita tantissimo il signor Beppino che ritengo un combattente per
la libertà. Ho trovato molto femminista il suo modo di agire. Il personale è politico. Ha fatto del dolore suo personale un’azione politica e pubblica.
Poteva andare all’estero, fare tutto di nascosto.

Invece ha offerto la sua esperienza a tutt* giocandola sul piano delle libertà personali nella società.
_ Ha sempre parlato in nome di sua figlia, non l’ho mai sentito dire le sue
impressioni su come stava vegetando Eluana, ha sempre detto che lei non avrebbe
voluto vivere così, non ha mai detto di sé, se lui pur di tenerla in vita
l’avrebbe alimentata ancora forzatamente,{{ ha messo al centro l’autodeterminazione
della vita della figlia}}, definita purosangue della libertà.
_ In nome di lei
ha fatto lunghe battaglie, da bravo e paziente combattente che sa che le
strategie si costruiscono passo per passo.

Ha rispettato la volontà della figlia combattendo in suo nome dalla sua morte, 17 anni fa, alla sua dipartita di ieri.
_ Ed ora è stanco, distrutto, vuol essere finalmente lasciato in pace, se mai
troverà tale condizione.

Ciò che mi resta di questa vicenda sulla quale si sono fatti giochi politici
aberranti, eversivi ed autoritari è la sua grande dignità, la sua determinazione,
la tenacia, {{il coraggio di andare comunque avanti affinché fosse fatta la
di lei volontà}}.

In ballo c’è il controllo dei corpi, il biopotere autoritario che può decidere
per noi al nostro posto per ogni questione, fino agli aspetti più intimi
della vita.
_ Da donna ci sono abituata, conosco i dibattiti e le battaglie
che hanno portato alla legge 194, (la legge che ha tolto dalla clandestinità
e dal pericolo di morte la possibilità di abortire); ho seguito l’iter della
legge 40 sulla procreazione assistita che ha sancito il diritto dell’embrione
ad essere soggetto giuridico al pari della donna senza la quale non vivrebbe.

{{Conosco gli attacchi continui alla libertà di scelta}}, di decidere dei proprio
corpi, delle proprie vite. Per questo ciò che mi muove alla politica è la
volontà di autodeterminazione.

{{
Ciò che più mi ha indignata di questo uso ed abuso del corpo di Eluana e
del dolore di suo padre è stato lo sprezzo per la vita}} dai coloro che si
definiscono paladini della vita, amanti della vita, movimento per la vita,
cultori della vita. Qualcuno o qualcuna di loro ha scritto fuori dalla clinica
di Udine {Beppino boia}, quest’uomo si è sentito dare dell’assassino.

Non posso non pensare a lui, a come {{ha mostrato rispetto ed amore per sua
figlia e paragonalo a chi invece uccide le figlie, le mogli, le ex fidanzate
e lo fa quotidianamente}}.

Violenza maschile contro le donne. E’ una delle maggiori emergenze anche
se viene fatta emergere solo se la violenza la fanno uomini di colore diverso,
di origine diversa, di religione diversa, di cultura diversa, insomma non
gli uomini italiani che sono brava gente, si sa.

{{Mai che in questi casi si formino presidi sotto le case degli assassini,
dei violentatori}}, presidi fatti dai cultori della vita che mostrino, con
tutta la veemenza di cui sono stati capaci in questi giorni, la loro indignazione
per le vite interrotte, violate, di queste donne, per gli atti imposti contro
la loro volontà. No, queste non sono cose per cui mobilitarsi, per cui mostrare
l’amore per la vita, il rispetto per le persone, che a loro interessano solo
embrioni e moribondi, per il resto non è vita altrettanto interessante.

E penso al velato invito allo stupro ad Eluana fatto dall’eversivo e pericoloso
Berlusconi. {Ha le mestruazioni, può avere figli}. Si può quindi ingravidare
una donna in stato di coma, senza che si consideri il suo stato e la sua
volontà, della serie macabra basta che respirino per abusarne, poichè di
richiamo al biopotere si tratta, di controllo delle vite delle altre, degli
altri.

Ciò che mi resta da questi giorni colmi di aberrazioni, temo non ancora finite,
è la grande lezione di Beppino: la dignità ed il coraggio con cui ha sempre
agito.

Le porto con me, nelle battaglie che verranno e che tocca ad ognuna ed ognuno
di noi combattere perché stanno legiferando su di noi, sui nostri corpi,
sulle nostre vite, sulla nostra possibilità di scelta. C’è in gioco
l’autodeterminazione,
non possiamo che combattere per le nostre libertà.