Malala Yousafzai , giovanissima attivista pakistana, lo scorso 19 Settembre, a Dublino, e’ stata insignita del premio” Ambasciatori della Coscienza 2013” per il suo impegno alla causa dei diritti umani; e’ inoltre candidata al Nobel per la Pace . Il 12 Luglio scorso ha parlato al Palazzo delle Nazioni Unite…

Sicuramente molte di noi ricordano, alla fine degli anni ’80 la canzone di {{Eddy Grant}}
orecchiabile e ballabile; il classico motivetto da canticchiare per ore.

“ Gimme Hope , Jo’anna “ era dedicata alla citta’ di Johannesburg, capitale del
Sudafrica; una canzone contro l’Apartheid, dal testo talmente esplicito da essere
{{vietata }} in quello Stato sino alla fine del regime segregazionista.

“Fammi sperare Jo’anna “ antava Eddy Grant ; sperare che finisca la sottomissione,
le stragi ,gli omicidi ed i soprusi.

Un inno al trionfo della liberta’, in un Paese profondamente segnato dall’ingiustizia
dell’ Apartheid.

A distanza di anni i n una societa’ cambiata ma non per questo migliorata, risuonano
nuove e sempre uguali parole di Speranza.

E’ {{Malala Yousafzai }} a pronunciarle con il suo discorso tenuto all ‘ONU il 12 Luglio
scorso.La voce di una giovanissima donna ,un’adolescente, che nonostante l’attentato subìto,parla con fermezza e coraggio.

Chiede il diritto all’Istruzione per tutte le donne e i bambini di quei paesi dove non
c’e’ liberta’ e dignita’ uguale per tutti.

Malala e’ una piccola donna con il volto incorniciato nel suo “dupatta”, lo scialle che
le copre il capo e le spalle. Uno scialle speciale, appartenuto a {{Benazir Bhutto}} .

Anche questo e’ un segno di speranza e cambiamento; la lotta per i diritti delle
donne e’ lunga, dura e non finisce con la morte.

Ora il testimone passa nella giovane mano di Malala che denuncia, senza paura, la
condizione della donna in India e Pakistan.

La” mano maschilista pakistana” e’ atroce verso le donne che sono costrette
all’analfabetismo, alla schiavitu’ sociale, costrette a sposarsi a 12 anni e ad abortire
se hanno concepito una bambina…

Malala alza la propria voce e tramite lei tutte le donne possono farsi sentire
avanzando i propri diritti.

Il diritto all’Uguaglianza, all’Istruzione ed il diritto ad essere trattate con pari dignita’.
La voce delle donne deve continuare ad essere forte e coraggiosa; la parola e
l’istruzione sono,insieme alla coesione,le armi migliori per vincere questa giusta
battaglia.

Una bambina, un’insegnante, un libro ed una penna possono cambiare il mondo!

Il messaggio di Malala e’ profondo, tanto da farci sperare che la marea cambi!
Come nel testo di “Gimme hope Jo’anna” che dice : “ ..ma non lo vedi che la marea
cambia”.

Malala, che e’ candidata al premio Nobel per la Pace 2013, ha da pochi giorni
ritirato il premio di Amnesty International come Ambasciatrice della Coscienza 2013
per avere promosso e reso piu’ forte ,attraverso il proprio esempio, la causa dei
diritti umani nel mondo…

{Facci sperare, Malala,
_ sperare Malala,
_ sperare prima che sia mattina.}

{immagine da asianews.it
}