Alla discussione della Commissione Comunale del 11 settembre ci saranno due  delibere che riguardano :

  • Istituzione del Garante ISTITUZIONE DEL GARANTE DEI DIRITTI PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA E CONTESTUALE APPROVAZIONE DEL RELATIVO REGOLAMENTO. ( DIREZIONE POLITICHE SOCIALI – SETTORE SERVIZI SOCIALI MUNICIPALI Proposta di Deliberazione N. 2018-DL-256 del 23/07/2018)
  • ISTITUZIONE DEL REGISTRO AMMINISTRATIVO DELLE FAMIGLIE APPROVAZIONE
    DEL RELATIVO REGOLAMENTO.

Sulla prima deliberazione riteniamo di sottolineare che, a differenza di altre nomine  simili avvenute in altri Comuni italiani, il Garante svolge il suo ruolo a titolo gratuito, mentre per quella genovese è prevista una indennità di cui non si conosce l’importo e non si conoscono le modalità per l’individuazione del garante.  ….“ per lo svolgimento dei propri compiti, il Garante può percepire indennità che verranno determinate, nel rispetto della normativa vigente, con successiva deliberazione di Giunta comunale, ai sensi dell’art. 5 del Reg

Inoltre ci chiediamo se non bastava il Garante  regionale e se sia utile aggiungere  un altro organismo? A meno che non voglia essere uno strumento di controllo dell’attività giudiziaria minorile e dei servizi ad essa connessi.

Ci chiediamo dove sarà reperito negli elenchi delle famiglie certificate (da chi?) se sarà uomo o donna e se avrà titolo professionale, se sarà un sacerdote o un laico.

Per la seconda Deliberazione, ci poniamo i seguenti interrogativi:

Il Registro delle famiglie prevede la seguente tipologia di famiglia:  “ uomo, donna sposati con figli, coabitanti e residenti” saranno i soli che potranno utilizzare  i benefici dei servizi del Comune? e per ampliare la platea si ricorrerà a cavilli giuridici?

Inoltre ci pare che:

  • un Registro pubblico che elenca le famiglie “in regola” ed esclude tutti gli altri nuclei familiari, è una violazione della privacy
  • questo modo di concepire la famiglia porti a violare l’assoluta parità di trattamento tra i figli nati dentro e fuori dal matrimonio

Anche a livello internazionale le violazioni sono molteplici (art. 8 e 14 Convenzione europea dei diritti dell’uomo) vietano le discriminazioni in base alla nascita, e la distinzione tra famiglia legittima e illegittima.

Riteniamo che il Registro sia censurabile dal punto di vista sociopsicopedagogico poiché, nonostante la precisazione di 4 righe sull’intento non discriminatorio verso altre tipi di famiglie non fondate sul matrimonio, lo diventa di fatto.

Si pone in conflitto con la “Legge Cirinnà” e con la prassi avviata per un’inclusione di tutte le famiglie e di tutti i minori, come sancito dal Diritto di famiglia, dalla legge di separazione/divorzio e dalle tutele sull’affidamento di figli minori anche per le coppie  non sposate. Dal punto di vista amministrativo il Comune anche attraverso i suoi uffici sia  ha i dati relativi ai nuclei familiari presenti in città..

A noi sembra una messa in scena politica senza una utilità civile e sociale, una  contrapposizione ideologica che ignora la realtà,  in una realtà genovese che si riduce numericamente progressivamente. composta prevalentemente da anziani in maggioranza donne.

Per quanto riguarda i principi guida, si dovrebbe cominciare a far qualcosa e non continuare a distruggere i servizi sociosanitari. (Genova, 10 settembre 2018)  La segreteria dell’ UDI Genova