gayPreso da www.gay.it

Ci siamo. Iniziano a trapelare i primi dettagli sulle date dei gay pride che anche quest’anno coloreranno le strade delle città italiane. Le prime della linea sono, inaspettatamente, città che in passato hanno avuto problemi con l’organizzazione dell’evento: Firenze, Treviso e Napoli.

Firenze ospiterà il 18 giugno il “Toscana pride”, per la prima volta: i promotori dell’evento si dicono soddisfatti di aver raggiunto finalmente un risultato del genere nella storica città italiana. “Sarà un pride dal sapore civico, un’occasione per coniugare i valori tradizionali di accoglienza e democrazia della nostra città con le istanze di un movimento che fa ancora i conti con una discriminazione sostanziale e giuridica nel nostro Paese“: queste le parole di Barbara Caponi, presidente del Comitato promotore.

Più controversa la vicenda del pride di Treviso, che dopo un lunghissimo tira e molla ha visto finalmente riconosciuto il patrocinio del Comune: il sindaco Manildo pubblicherà un documento nei prossimi giorni in cui formalmente viene dato il placet all’evento, nel quale però si farà espressa richiesta agli organizzatori di attenersi a una certa “sobrietà”. Un gesto piuttosto ambiguo, che è espressione di un’approvazione legata alle pressioni dei cittadini e delle associazioni locali, più che a un vero interesse per la causa. Fece scalpore la notizia di qualche mese fa del patrocinio concesso dal Comune a un comizio anti-lgbt di Gandolfini, neurochirurgo cattolico tra i più determinati fautori del Family Day e di una assurda propaganda votata alla “cura dell’omosessualità”. Nonostante questo e nonostante gli editoriali contro il pride del settimanale cattolico La vita del popolo di Treviso, l’approvazione è finalmente arrivata e, se pur tra mille polemiche, il gay pride si svolgerà il 18 giugno.

Per il Napoli pride del 28 maggio è stato scelto Bagnoli, quartiere simbolo dell’alleanza tra la comunità LGBT e le istanze di un territorio in cerca di riscatto: l’obiettivo è “l’emancipazione culturale di tutto il territorio e non solo del centro, ma anche della periferia e della provincia”, hanno detto i responsabili del coordinamento Campania Rainbow, tra cui il presidente di Arcigay Napoli Antonello Sannino. La volontà è quindi quella di far comprendere alla politica territoriale e nazionale che l’investimento sui diritti civili e sulla felicità dei propri cittadini può portare benessere, sviluppo e lavoro. I carri sfileranno nella zona dell’ex Italsider e l’hashtag lanciato per l’evento è #DirittieTerritorio.

Nota anche la data dei gay pride di Milano e Bologna, ormai collaudati da tempo: 25 giugno. Il Roma pride invece si terrà l’11 giugno, mentre in Sicilia il Palermo pride è il 18 giugno e il Catania pride il 2 luglio. Le altre date confermate sono quelle del Varese pride, il 18 giugno, del Campania Caserta pride, del 25 giugno, e del Perugia pride, sempre al 25 giugno.Torino è previsto per il 9 luglio, a Taranto il Puglia pride si terrà il 2 luglio mentre l’ultimo sembra essere il Salento pride, a Gallipoli, il 19 agosto. Quelli invece ancora da confermare sono il Pavia pride, la cui data verrà svelata il 21 aprile, il Rimini Summer pride, che non ha ancora una data certa, e il Liguria pride, che sembra previsto per il 18 giugno.