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Date(s) - 15/06/2015
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Allo scoppio della prima guerra mondiale molte donne, soprattutto di ceto medio, appoggiarono con convinzione lo sforzo bellico dei rispettivi governi, e altrettanto fecero i principali movimenti femministi europei. Dappertutto le organizzazioni femministe assunsero un ruolo cruciale nel controllo del fronte interno, nato insieme alla guerra di massa, e molte militanti andarono a ricoprire incarichi di responsabilità del tutto inusuali. Il presente lavoro indaga per la prima volta l’interventismo femminile e femminista italiano, le questioni politiche sollevate dal movimento delle donne durante la guerra e il ruolo cruciale giocato all’interno dei Comitati di assistenza civile, a partire dalla città di Milano, per allargare lo sguardo su tutto il panorama nazionale. L’interventismo femminista voleva senz’altro opporsi al militarismo tedesco, ma aveva soprattutto obiettivi propri in ordine all’integrazione delle donne nello stato nazionale, in particolare la conquista dei diritti civili, economici e politici ancora completamente negati alle italiane.

 

Emma Schiavon ha studiato il nesso donne-guerra-cittadinanza in vari contesti e pubblicato articoli e saggi sul tema nelle riviste «Passato e presente», «Genesis», «DWF». Sulle lotte per il suffragio ha invece recentemente pubblicato Torino 1911. Il primo congresso pro suffragio femminile a cinquant’anni dall’Unità (2012). Collabora con il Cirsde (Centro interdipartimentale di studi delle donne dell’Università di Torino), fa parte della Società italiana delle storiche ed è fra le fondatrici dell’Ardp (Archivio delle donne in Piemonte).

 

Paola Di Cori ha insegnato e svolto ricerche in diverse università italiane ed estere e pubblicato molti saggi sul femminismo, la storia delle donne e gli studi culturali. Ha curato (con Donatella Barazzetti) il volume Studi delle donne in Italia (2001). Tra le sue pubblicazioni recenti: Rovine future. Contributi per ripensare il presente (a cura di, con Davide Borrelli) (2010); Asincronie del femminismo. Scritti 1986-2011 (2012); Non solo polvere. Soggettività e archivi, in Archivi delle donne in Piemonte. Guida alle fonti, a cura di P. Novaria e C. Rocco (2014).

 

Rosanna De Longis è vicedirettrice della Biblioteca di storia moderna e contemporanea.

 

Catia Papa, docente di Storia contemporanea presso l’Università della Tuscia, si è interessata di movimenti giovanili e ambientalisti, del primo movimento femminista e del neofemminismo degli anni Settanta. Tra le sue recenti pubblicazioni: L’Italia giovane dall’Unità al fascismo (2013); Sotto altri cieli. L’Oltremare nel movimento femminile italiano, 1870-1915 (2009); Intellettuali in guerra: «L’Azione» 1914-16, (2006).