Dalla segreteria dell’on.le Patrizia Toia, deputata al Parlamento europeo, riceviamo e pubblichiamo la seguente nota informativa sui documenti approvati dal Parlamento europeo in occasione dell’8 marzo e delle iniziative prese con la Commissione europea.
Il Parlamento, in coincidenza con l’8 marzo e proseguendo una linea di lavoro costante per le pari opportunità e l’eliminazione di ogni forma di violenza contro le donne, ha approvato una serie di documenti e con la Commissione Europea ha lanciato un serie di iniziative interessanti.

Ve le elenco qui di seguito:

-1. La Vicepresidente della Commissione europea{{ Viviane Reding}} e la Commissaria {{Cecilia Malmström}} si sono unite agli attivisti dei diritti umani per lanciare{{ una campagna di tolleranza zero per le mutilazioni genitali femminili}} tenendo una tavola rotonda di alto livello sul tema. Nel contempo l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere ha pubblicato {{una nuova relazione sulle mutilazioni genitali femminili nell’UE }} elaborata su richiesta della Vicepresidente {{Reding}}, dove si evidenzia quanto tali pratiche costituiscono un fenomeno globale e transnazionale e sono però presenti anche nell’UE dove risiedono migliaia di donne, ragazze e bambine che vi sono state sottoposte prima di trasferirsi o durante un soggiorno al di fuori dei suoi confini. Secondo la relazione esistono vittime o potenziali vittime in almeno 13 paesi dell’Unione, tra i quali l’Italia. Si stima che nel nostro Paese, dove sono in vigore disposizioni specifiche di diritto penale contro le mutilazioni genitali femminili, risiedano 35.000 donne che hanno subito questa pratica e 1.000 ragazze e bambine che rischiano di esserne vittime. Potete trovare queste relazioni al seguente link [http://www.eige.europa.eu/content/document/female-genital-mutilation-in-the-european-union-and-croatia-report->http://www.eige.europa.eu/content/document/female-genital-mutilation-in-the-european-union-and-croatia-report]

-2. Parallelamente la Commissione ha lanciato {{una consultazione pubblica}} per chiedere ai cittadini e alle associazioni e ONG di suggerire il modo migliore per lottare contro le mutilazioni genitali femminili a livello di Unione europea. La consultazione sarà aperta fino al 30 maggio 2013. Rispondere ed essere partecipi è più semplice di quanto si creda e serve davvero alla Commissione per avere spunti [il questionario in italiano può essere richiesto alla segreteria* e si può dare il proprio contributo].

3-La Commissione ha poi annunciato che stanzierà 3,7 milioni di EUR per finanziare attività degli Stati membri intese a {{sensibilizzare alla violenza contro le donne}} e altri 11,4 milioni di EUR a favore delle {{ONG e di altre associazioni che lavorano con le vittime.}}

4- Infine il Parlamento Europeo nella sessione plenaria di martedì ha approvato tre risoluzioni sulle donne [che possono essere richieste alla segreteria]:

– {{ Impatto della crisi economica sull’uguaglianza di genere e i diritti della donna}}

– {{ La situazione delle donne in Nordafrica}}

– {{ Eliminare gli stereotipi di genere nell’UE}}

Per quanto riguarda quest’ultima forse avrete letto sui principali quotidiani la polemica sul fatto che l’Ue voleva abolire la pornografia on line.

Vi segnalo che nell’ approvazione in Parlamento di questa risoluzione, predisposta peraltro da una collega olandese del gruppo dei Verdi, quindi come potete immaginare una donna molto aperta, sono state bocciate queste parti ”incriminate” dalle associazioni che le leggevano come {{una minaccia alla libertà su internet}}.

La mia opinione invece é che in alcuni casi bisogna scegliere , se si utilizza la pornografia nella pubblicità, e {{tra il rispetto dell’immagine della donna e la libertà del pubblicitario io scelgo la prima}}.

Affinché possiate farmi conoscere la vostra opinione vi mando i paragrafi originali così potete fare un raffronto, segnalandovi che io ho invece votato per mantenere i testi originali, così come li trovate qui di seguito:

Il paragrafo 15 che è stato approvato recita “invita l’UE e gli Stati membri ad intraprendere azioni concrete relativamente alla risoluzione del 16 settembre 1997 sulla discriminazione della donna nella pubblicità”.

Questo era invece {{il testo originale}}:

“ invita l’UE e gli Stati membri ad intraprendere azioni concrete relativamente alla risoluzione del 16 settembre 1997 sulla discriminazione della donna nella pubblicità che chiedeva il divieto di tutte le forme di pornografia nei mezzi di informazione e della pubblicità del turismo sessuale”

E’ stato poi bocciato anche questo paragrafo: “invita l’UE ad effettuare ricerche sui collegamenti tra la pornografia infantile e la pornografia che riguarda soggetti adulti e sui relativi effetti su ragazze, donne, ragazzi e uomini, nonché a indagare sul rapporto tra la pornografia e la violenza sessuale”

Resto a disposizione per ulteriori approfondimenti e per un confronto.

Patrizia Toia

*{ per informazioni ulteriori e documenti:}
_ segreteria@patriziatoia.it
_ delfina.colombo@aclimilano.com