L’endometriosi è una malattia di cui non si conosce il fattore determinante, che si manifesta attraverso lesioni, cisti, fibrosi e gravi aderenze che possono sovvertire l’apparato riproduttivo delle donne.Tale patologia, che, secondo i dati ONU, colpisce {{150 milioni di donne}} al mondo, è associata a forti dolori invalidanti poiché le cellule della mucosa uterina si impiantano al di fuori dell’utero creando focolai endometriosici nel basso ventre. I sintomi più noti sono: dolore pelvico cronico, infertilità, stanchezza fisica, mestruazioni e rapporti sessuali dolorosi.

Occorrono spesso circa nove anni perché la malattia venga diagnosticata a causa della scarsa preparazione dei medici in materia. I sintomi, molte volte vengono taciuti, per paura dei pregiudizi o dell’incomprensione altrui, ma anche quando denunciati normalmente sono sottovalutati o fraintesi. Infatti, in media occorrono nove anni perché l’endometriosi venga diagnosticata e solo dopo aver consultato circa cinque differenti medici.

Al convegno, “{Endometriosi e lavoro: discriminazioni, costi sociali, rischi ambientali e prevenzione}”, organizzato a Roma dalla Fondazione Italiana Endometriosi, in collaborazione con Legambiente, sono stati presentati i dati della ricerca condotta sulle donne affette dalla patologia, è emersa una proposta di intervento integrato per prevenire e contenere le conseguenze della malattia. Il presidente della [Fondazione Italiana Endometriosi->www.endometriosi.it], in linea con tali intenti, ha esplicitato l’importanza della costituzione di un Laboratorio di Ricerca Scientifica apposito.
_ D’altro lato, Legambiente ha posto l’accento sugli effetti negativi dell’inquinamento ambientale sulla patologia. Di fatto, interferenti endocrini, come la diossina o i pesticidi, rappresentano una delle cause scatenanti della malattia.

La ricerca presentata oggi propone un quadro molto negativo per le condizioni delle lavoratrici affette da endometriosi: il 67% delle donne che hanno partecipato al sondaggio si sentono {{discriminate da colleghi/e}} e capi, più della metà afferma che le proprie prestazioni lavorative sono estremamente inferiori a causa della malattia, il 57% si sente depressa a causa del proprio stato di salute. Inoltre, il 72% delle intervistate ritiene che la malattia abbia influenzato la propria vita sociale oltre che professionale e il 69% crede che l’endometriosi abbia fortemente ostacolato le proprie relazioni sessuali/sentimentali.

I risultati diffusi in merito al rapporto tra lavoro ed endometriosi parlano, quindi, di forti ripercussioni della malattia sia sulla vita lavorati va che su quella relazionale in genere. Per questo, ciò che si è più volte sottolineato nell’ambito del convegno odierno è stato {{il carattere sociale di questa patologia}}, per cui dovrebbe essere previsto il diritto all’esenzione. In tale ottica, un primo riferimento è quello rappresentato dalla proposta di legge “[Disposizioni per la Prevenzione e il trattamento dell’endometriosi->http://www.endoassoc.it/prima_proposta_legge.asp.]”, presentata in parlamento lo scorso 15 febbraio.