Leggiamo sul “Foglio” di Ferrara l’articolo “Manifesto per un mondo un po’ felice” sottotitolato “La femminista Elvira Banotti contro le ossessioni inquisitorie della Boccassini e il totalitarismo gay”. Elvira Banotti ha partecipato, con Carla Lonzi ed altre, alla stesura del Manifesto di Rivolta Femminile, quindi dovrebbe rappresentarsi come “co-autrice”, quale fu, senza assumersi un’unicità di produzione che non ha riscontro.Leggiamo sul “Foglio” di Ferrara, in data 20 maggio 2013, l’articolo “Manifesto per un mondo un po’ felice” sottotitolato “La femminista Elvira Banotti contro le ossessioni inquisitorie della Boccassini e il totalitarismo gay”.
Senza condividerle, non entriamo nel merito delle idee esposte per la sussistente libertà di pensiero e di parola di cui ciascuna/o si giova, ma affermiamo che il Manifesto di Rivolta Femminile, di cui Elvira Banotti si dice “autrice” e di cui si possono trovare copie d’epoca in Archivia, nella Casa internazionale delle donne (Roma), porta la firma:
“Rivolta Femminile, Roma, Luglio 1970; segue indirizzo di Roma e di Milano e l’avvertimento “comunichiamo solo con donne”.
Tipico del periodo era non firmare con nomi e cognomi o, al massimo, solo con i nomi, i documenti frutto della produzione intellettuale e politica di un gruppo, grande o piccolo che fosse, anteponendo il riconoscimento della volontà e identità collettiva, alla propria.

È nei ricordi di noi tutte che Elvira Banotti abbia partecipato, con Carla Lonzi ed altre, alla stesura del Manifesto di Rivolta Femminile, perciò dovrebbe rappresentarsi come “co-autrice”, quale fu, senza assumersi un’unicità di produzione che non ha riscontro.
Assumere in proprio una produzione a più mani è replicare all’infinito la prassi, maschile, dell’appropriazione e dell’esautorazione purtroppo ancora in auge, anche tra donne, ma che si dovrebbe abbandonare proprio in nome delle etiche e delle pratiche femministe e nel solco del Manifesto di Rivolta Femminile che apre con le parole di Olympe de Gouges:
“Le donne saranno sempre divise le une dalle altre? Non formeranno mai un corpo unico?”

Associazione Federativa Femminista Internazionale (Affi)

Chiediamo, ai sensi di legge, al “Foglio” di Ferrara e agli altri organi d’informazione che abbiano riportato la dicitura “Elvira Banotti autrice del Manifesto di Rivolta Femminista” di pubblicare questa risposta e rettifica.