Recensione al film  Ella e John – The Leisure Seeker ,2017, diretto da Paolo Virzì, con Helen Mirren e Donald Sutherland

Ella e John sono una coppia,piuttosto in là con gli anni. Entrambi con problemi di salute, lui con qualche smacco cognitivo, lei con un cancro in fase avanzata. I due figli poco dominano le  proprie  ansie. Piuttosto sgomenti, come a volte accade ai figli  quando si accorgono che il loro genitore è diventato  vecchio, e pure malato.

Sembrano disabilitarsi quelle erogazioni nella  cura fino a poco prima ritenute atto dovuto. Più che  comprensibile, dunque,  la fuga di Ella e John, a bordo di un camper dal nome suggestivo, the  leisure seeker ovvero il cercatore di  piacere, leggerezza, svago, agio. Vita, insomma.

Partono, direzione Key West, avendo come meta il museo di E.Hemingway. Scrittore che   John Spencer, pur cognitivamente svantaggiato, dimostra  di saper recitare a memoria, nel suo modo garbatamente surreale,  anche molto ironico.

Il viaggio  non rappresenta solo un modo, intenso, di voler  essere  insieme prima di lasciarsi davanti alla grande porta. Non mette in scena solo – e  in modo toccante – un amore complice in ogni minuzia, sia essa farmaco o indumento intimo da cambiare. Diventa la  tessitura delicata di sguardo e parola,  si trasforma nel riassunto della loro vita. Vibra nella tenerezza,  nella franchezza di potersi dire  tutto,   anche cose sgradevoli, a lungo sottaciute, per poter essere   liberi  di fugare  sospetti, per non continuare a dire di amarsi  covando dubbi facilmente trasformabili  in rancori.

Lucidi e sinceri nelle  attenzioni reciproche. Insieme hanno malattie,  bei ricordi,  fantasie, nonostante  i tradimenti,  le gelosie nella loro senilità, gli acciacchi congrui alla medesima, intinta a sua volta nella voglia di vivere ancora vitali dentro la vita. Senza retorica o sbavature  di maniera,  memori della trama   del loro passato, tetragono alla corrosiva  delusione di essere diventati quelli che sono.

Vorrei ancora quel John Spencer, quel bel professore, sono le accorate parole di Ella.

Anche io  lo vorrei. Manca anche a me, è la sommessa lucidissima risposta di John .

E’  un viaggio che porta a rassicurarsi  di essere ancora in grado  di fare sentire il proprio partner importante, confortante, amico, uniti  nel loro bizzarro cercare una meta finale. Lui eroe vetusto,  lei  principessa del tempo andato, che torna a sussurrare  l’unico possibile ancora. Per coltivare la speranza  di mantenersi  uniti anche davanti alla morte, incombente o, semplicemente, troppo vicina.