Edda Billi l’abbiamo conosciuta come femminista impegnata in tutte le battaglie portate avanti dal movimento delle donne, ma l’abbiamo anche conosciuta come poeta. Quante volte durante le assemblee è intervenuta e interviene utilizzando solo una frase, poche parole… In lei  politica e poesia combaciano.  Pochi suoni caldi e puntuti capaci di incidere la coscienza di chi sta in ascolto. Così dopo anni in cui le sue parole poetiche, i suoi  haiku passavano di mano in mano, scritti su foglietti letti e accuratamente conservati o messaggiati o trasmessi attraverso mail o letti su facebook di chi li riprendeva per farli conoscere.

Ora tutto questo è stato raccolto in un libro DONNITA’ pubblicato da Iacobellieditore  e curato da Paola Mastrangeli con la postfazione di Carla Vasio verrà presentato alla Casa Internazionale delle donne il 14 dicembre 2018 alle ore 18.  Questo  volume  raccoglie  un centinaio di componimenti divisi in 5  capitoli – “Lucy”, “Calce viva”, “La giostra della frullanti”, “Barlumi”, “I mangiatori di simboli”.  Questo libro segue la sua prima raccolta ISOLA NOTTE uscito sempre con Iacobelli editore nel 2015 e recensito sulle nostre pagine da Carla Guidi 

Edda Billi è una poeta consapevole di essere dentro un “corpo politico” ma senza nessuna pretesa di poesia civile: la sua è la parola lucida e dolente di un’anima che scava e vola, che sa sorprendere la natura segreta di cose e animali, che dà alla rabbia e al dolore la quiete della pietà, che conosce l’incanto d’amore trovato e perso ed è capace di prendere per mano, come un’amica attesa, anche la morte.

MA CHI E’ EDDA BILLI ? l

Molt* ma non tutt* la conoscono così la redazione del Paese delle Donne ha pensato bene di riproporvi il suo racconto. Qui le prime parole dell’intervista  fatta per la trasmissione  RAI “Le Ragazze” di Gloria Guida – Edda Billi e il coraggio di amare 

“Le Ragazze” di Gloria Guida – Un programma che racconta, attraverso interviste e testimonianze, episodi della storia italiana del XX secolo raccontati dal punto di vista di donne diverse dal punto di vista della provenienza, estrazione sociale, istruzione e opinioni. .

Le Ragazze – Edda Billi

«Io ero innamorata di una donna splendida e l'ho detto a tutti. È stata una specie di terremoto». Edda Billi, 89 anni, una delle fondatrici del Collettivo Femminista di via Pompeo Magno e della Casa Internazionale delle donne. #LeRagazze

Pubblicato da Rai3 su Domenica 4 novembre 2018

 

In una di queste puntate la poeta EDDA BILLI,  autrice del volume DONNITA’  ha raccontato i suoi anni ’50 e la difficoltà di essere lesbica in un mondo in cui esserlo sembrava un peccato.

Edda Billi ha raccontato poi di aver rischiato la vita per mano del padre: “un giorno mi ha trovato nella strada dove abitava Gianna e mi ha preso a calci e se non fosse passato un signore, non so se sarei qui a parlare con voi“. Nonostante l’avversità della famiglia, Edda è sempre stata fiera del suo essere lesbica, anche se le difficoltà non sono mancate neppure tra i banchi di scuola. Nel 1954, all’età di 21 anni, Edda decide di lasciare Follonica e la famiglia e si trasferisce a Londra con Gianna: “Londra era completa libertà, le persone sembravano avere un’anima” racconta. Poi è costretta a tornare a casa per una bugia detta dai familiari: “mi hanno fatto tornare a Follonica dicendo che mia madre stava male”. Tornata in Italia decide di trasferirsi a Roma dove comincia un vero e proprio calvario per trovare un lavoro. Intanto la sua storia d’amore con Gianna termina e a Roma trova la sua strada sia lavorativa che affettiva. Sui movimenti LGBT dice: “ho sempre seguito le lotte fatte dal movimento LGBT. E’ stata una lotta difficile, perchè anche lì i maschi volevano primeggiare”. Poi rivela i suoi desideri: “Sogno un mondo senza etichette, un mondo fatto di persone“. Sulla vecchiaia, invece, racconta: “vivo la vecchiaia in maniera serena, la guardo con molta sufficienza”. Il suo cuore oggi è custode di tutti i suoi amori  “sono stati tutti vivi e bellissimi” – racconta la donna, che sul finale rivela: “mi innamoro ancora, sono amori senza sesso, amori sentimentali“. (aggiornamento Emanuele Ambrosio)

“Lui ha alzato le mani su me e la mia ragazza”

Edda Billi è una delle protagoniste della seconda puntata de “Le Ragazze“, il nuovo programma condotto da Gloria Guida su Rai3. La poetessa ha raccontato i suoi anni ’50 e le difficoltà affrontate con la famiglia per via della sua omosessualità. “Mio padre è stato davvero poco simpatico quando ha saputo che ero lesbica. Ho fatto coming out perchè pensavo fosse una cosa bellissima e non capivo perchè doveva tenermelo dentro” ha raccontato l’artista che poi si innamora di una donna bellissima. Un amore che genera un vero e proprio terremoto per la famiglia. Le cose degenerano quando il padre scopre Edda nella sua cameretta intenta a scambiarsi un bacio con la sua ragazza. “Una scena abominevole, gli ho detto sono fiera di essere lesbica, ma lui ha alzato le mani su entrambe” racconta la donna. Nonostante la famiglia fosse in combutta, Edda ha vissuto il suo amore per Gianna: “ho visto tutti i giorni Gianna, nonostante fossi inseguita da tutta la mia famiglia. Volevano regalarmi la vergogna, ma la vergogna erano loro, non io”. (aggiornamento Emanuele Ambrosio)

Gli anni ’50

Protagonista per la pagina de Le Ragazze dedicata al passato, Edda Billi, poetessa e attivista per i diritti degli omosessuali, ricorderà i suoi anni ’50 ripercorrendo quel periodo in cui, ancora nel pieno della sua adolescenza, decise di fare outing e di dichiarare di essere innamorata di una donna nonostante la morale comune. Quella confessione, circondata da un clima ostico e poco incline all’omosessualità, era per lei assolutamente necessaria. Oggi, rivela Alessandro Paesano per Cultura.gaiaitalia.it, la sua straordinaria vita al servizio della lotta all’omofobia è al centro di un documentario di di Laura Valle e Paola Mastrageli dal titolo “100 di questi giorni”, dove la poetessa racconta la nascita, negli anni ’70, del collettivo femminista di Via Pompeo Magno rivelando, in particolare, non il “come eravamo”, bensì il “che cosa siamo”.

Presidente onorario dell’Affi

Ripudiata dai suoi genitori per la sua omosessualità, Edda Billi oggi è il Presidente onorario dell’Associazione Federativa Femminista Internazionale (AFFI). La sua associazione, ne unisce in tutto altre sessanta, fra le quali anche “Telefono Rosa” e “Il paese delle Donne”. Poetessa e attivista molto attiva sui temi politici, è la fondatrice della “Casa Internazionale delle Donne” a Roma ed è oggi una delle protagonista più in vista del lesbofemminismo in Italia. Edda Billi oggi ha 84 anni, ma il suo impegno nella lotta all’omofobia è sempre vivo ed sempre in prima linea per la difesa dei diritti degli omosessuali. Nel dicembre del 2014, in occasione della presentazione del libro di Rachel Moran Stupro a pagamento, è stata coinvolta in uno scontro ed è quasi finita a terra: un gruppo di dimostranti si è infatti recato nei locali dove si stava tenendo l’incontro, per manifestare la propria opposizione al tema trattato.

“Per me la prostituzione è stupro”

“Ho il cuore in gola come fanno a prendere a prestito slogan femministi per un’operazione del genere?”, è con queste parole che Edda Billi ha commentato l’interruzione della presentazione del libro di Rachel Moran da parte dei gruppi workers Ombre rosse. “Per me – rivela infatti l’attivista a Il Corriere della Sera – la prostituzione è stupro perché c’è la vendita di un corpo e le donne sono persone, non oggetti da vendere”. Edda Billi ha inoltre lasciato il suo appello al mondo della politica, confermando la sua contrarietà alla riapertura delle case chiuse: “Negli anni ‘70 dicevamo “Una donna che vende il suo corpo vende anche il mio”. Vi prego non parliamo di autodeterminazione, solo il 2% delle donne esercita una libera scelta, il restante 98% viene prostituito e si tratta di bambine