Cari candidati, care candidate
_ vi proponiamo di riflettere sugli slogan e il linguaggio che utilizzerete in campagna elettorale, oltre che sulle politiche che proporrete e vi impegnerete a realizzare. Il linguaggio {{non comunica solo un contenuto ma}} rivela anche il modo di vedere la realtà, e crediamo che non desideriate fraintendimenti da parte di chi vi voterà.

Vi chiediamo quindi {{rinnovare il vostro modo di rivolgervi all’elettorato}} riferendovi esplicitamente anche alle donne e non solo agli uomini: cominciate a parlare a elettori ed elettrici, a scrivere a cittadini e cittadine, a invitare persone e non più solo uomini. Le donne non stanno più fuori della porta del seggio elettorale: anzi, partecipano sempre più alla vita pubblica e proprio per questo la loro presenza deve essere resa visibile anche attraverso il linguaggio.

{{La sfida che proponiamo è culturale, ma anche profondamente politica}}: è tempo di andare oltre un linguaggio allusivo e impreciso in cui l'”uomo” rappresenta sia il genere maschile sia tutta la specie umana, per arrivare ad un linguaggio di parole vere che indichino in modo non univoco le persone cui fanno riferimento.

Il nuovo comportamento linguistico che vi chiediamo di adottare può diventare {{una grande occasione}} per modificare, attraverso la consapevolezza individuale, l’attuale modello di società e sperimentare possibili soluzioni a beneficio di noi tutte e tutti.

Con questa nota vogliamo aprire con voi un confronto franco, concreto ed efficace. Confidiamo che la vostra campagna elettorale possa coinvolgere e promuovere le tante intelligenze femminili attive da anni in diversi settori ed in grado di essere protagoniste di percorsi innovativi per costruire una città migliore ed una cittadinanza attiva”.

{Gruppo di studio Genere, lingua e politiche linguistiche}

{{
Giuliana Giusti}} (linguista, cpo Università Ca’ Foscari di Venezia)
{{Luciana Tufani}} (editrice, Associazione culturale Leggere donna)
{{Gabriella Fabbri}} (Centro documentazione donna di Ferrara)
{{Nicoletta Benatelli}} (giornalista, Venezia)
{{Anna Maria Thornton}} (linguista, Università dell’Aquila)
{{Patrizia Tomio}} (giurista, cpo Università di Trento)
{{Isolina Baldi}} (bibliotecaria, Biblioteca nazionale centrale, Firenze)
{{Maristella Lippolis}} (consigliera di parità, provincia di Pescara)
{{Maria Pia Ercolini}} (responsabile del progetto Sui Generis,
{{Silvana Sonno}} (scrittrice, Rete delle donne AntiViolenza – Perugia)
{{Paola Mossuto}} (cpo, Comune di Firenze)
{{Paola Capitani}} (amministratrice web, scrittrice)
{{Anna Cardinaletti}} (linguista, Università Ca’ Foscari di Venezia)
{{Orsola Fornara}} (tecnologa, Isfol, Roma)
{{Manuela Manera}} (linguista e docente, Torino)
{{Danila Scala}} (cpo, Agenzia ambiente della Toscana ARPAT)
{{Annavaleria Guazzieri}} (dirigente scolastica, Istituto Comprensivo Gramsci, Campalto-Venezia)
{{Rossella Iovino}} (dottoranda in linguistica, Università Ca’ Foscari di Venezia)
{{Cecilia Robustelli}} (linguista, Università di Modena e Reggio)

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