Si dice: ehhh… è il mercato e a me viene subito in mente l’altro
mercato. Quello dove andavo con mia madre fin da piccolina. Quel posto dove le donne la fanno (o almeno credono) di farla da padrone, dove incontri, contratti e sei giustificata per l’attardamento… dove ti porti i soldi e
torni con la frutta e la verdura, dove ancora rintracci le stagioni, dove
impari l’economia e la finanza, la misura e l’imbroglio. Il mercato è dove scambi e baratti, dove parli e discuti, dove fai politica. E tante, troppe volte ho pianto quelle donne che sono saltate al
mercato…Bum! Andatevene all’inferno… come se già non c’erano…
E 30 anni ho avuto a che fare con il mercato, quello della borsa, io
squallida borsinista bancaria. Ho tentato di capire le leggi del mercato e
tradurle a chi comprava, non i broccoli o le banane. Al mercato ci si va,
tenendo stretta la borsa e sapendo che anche il “Banco Amico” prima o poi ti
rifila la mela marcia.

Quì al mio paese, come in tanti paesi, il mercato si fa una volta a
settimana, la mattina… sempre più mercati quindi con donne e bambini
piccoli piccoli e donne anziane. Non c’è tempo per conoscere il mercato,
alcuni non lo conosceranno mai e vanno al supermercato, al discount.
E ogni giorno cercano il prezzo migliore o la marca di fiducia. Pendono da
fili tragici, centinaia di uova non comprate, con stupide sorprese che
nessuno scarterà.

Andranno in saldi, al macero come le nostre speranze, trovare pace…
Eppure {{manderei a scuola di mercato, tutti gli studenti a diffidare, a
capire perchè non si devono mangiare ad aprile le melanzane e a scoprire la
legge della domanda e dell’offerta.}} e a scoprire la
legge della domanda e dell’offerta.
_ A scoprire che il parco buoi o (per pari opportunità) quello delle vacche,
può diventare una mandria allo stato brado, dove anche le pecore hanno il
diritto e la voglia di andare Oltre.
_ Cattive giornate auguro a tutti i svenditori della Donna e dell’Uomo !

n.b. suggestioni dal blog del 7 aprile di B. Grillo- Il mercato
Il mercato è il nuovo riferimento ideologico dei nostri dipendenti. Chiude
un’azienda? E’ la legge del mercato. Qualche centinaio di famiglie viene
messo in mezzo a un strada? E’ il mercato. Una società fondamentale per
l’Italia come Telecom è depredata e venduta all’asta? E’ il mercato. Le
Autostrade aumentano i pedaggi, non fanno i lavori stradali e distribuiscono
i dividendi? E’ il mercato. Nessuno può opporsi al mercato