Il Seminario estivo residenziale proposto dal gruppo romano della Sil a Frascati è arrivato alla sua dodicesima edizione. Quest’anno l’appuntamento è presso l’Hotel “Villa Vecchia”, Monte Porzio Catone, dal 10 al 12 giugno per discutere intorno al “giallo scandinavo”.Abbiamo scelto di mantenere la formula
collaudata nelle ultime edizioni dell’appuntamento, con un ulteriore sforzo di
coinvolgimento di studiose e appassionate più giovani attraverso la creazione di
contributi alle spese di partecipazione (fino a 4) da assegnare in forma di borsa di
studio a carico del comitato organizzativo.

Ci conforta in questa direzione
l’esperienza delle edizioni precedenti, l’efficacia della pratica di scambio
multidisciplinare e multigenerazionale che ha consentito nel passato – e confidiamo
anche nell’edizione di quest’anno – a tutte le partecipanti un confronto, tematico e
metodologico, aperto e continuativo nelle vari fasi del seminario, che prevede
quattro sessioni di mezza giornata ciascuna cui partecipano tutte le iscritte. Ogni
partecipante riceverà il materiale di lavoro in una cartella all’arrivo.

– {{Contributi alla partecipazione}}

Il Comitato organizzatore del Seminario Estivo si fa promotore di contributi alla
partecipazione (fino a 4) riservati a donne tra il 23 e i 35 anni, a copertura delle
spese di ospitalità, mentre a carico delle {{borsiste è la quota di partecipazione di
euro 60}}.

Alle aspiranti si richiede una propria presentazione e una motivazione
della richiesta del contributo per la partecipazione al Seminario di due/tre
cartelle inerente le ragioni della propria candidatura e possibili contributi di
riflessione sul tema del Seminario, da inviare all’indirizzo del Seminario
se.silroma@libero.it entro il 20 maggio 2011.

I contributi saranno assegnate dal
Gruppo promotore con giudizio insindacabile e ne verrà data tempestiva notizia a
quante avranno fatto domanda.

– Tema

Le narrative di genere rappresentano, ognuna a suo modo, un territorio della
letteratura che sembra più di altre forme registrare e indagare, con una certa
immediatezza, le inquietudini, i problemi e i cambiamenti in corso nel corpo
sociale. Il giallo, e in particolare il “giallo scandinavo”, oltre a costituire un
vero e proprio fenomeno editoriale degli ultimi due decenni – in Italia ma anche a
livello mondiale – si offre come un caso di studio di particolare interesse: sia per
la massiccia presenza di autrici (Liza Marklund, Camilla Lackberg, Asa Larsson, Anne
Holt e altre), sia per la particolare sensibilità alle relazioni donne/uomini che
mostrano anche gli autori, a partire da Henning Mankell, passando per il celebrato
Stieg Larsson, autore del successo planetario della cosiddetta “{Trilogia Millennium}”
({Uomini che odiano le donne, La ragazza che giocava con il fuoco, La regine dei
castelli di carta}) fino al norvegese Jo Nesbo.

Lo scrittore Arne Dahl sostiene che
“è estremamente stimolante scrivere di un paradiso che cade a pezzi”, alludendo alla
crisi del sistema socialdemocratico scandinavo e al riemergere di una destra
xenofoba e neonazista favorita dalla corruzione delle élite politiche e finanziarie
e dalla presenza di comunità immigrate.
_ Ma la domanda di fondo, per noi, è come in
quelle società, al di là della parità formale, si siano coniugate in oltre mezzo
secolo le politiche di emancipazione con la dinamica dei rapporti tra i sessi.

Perché, al di la della qualità letteraria dei testi – nel giallo, come negli altri
generi definiti “commerciali” o di intrattenimento, ci sono buoni e cattivi libri –
la domanda da cui partiamo è: perché proprio in Paesi ad alto tasso di emancipazione
femminile (occupazione,
Welfare, rappresentanza nelle istituzioni e legislazione per le Pari Opportunità),
spesso indicati come modelli da invidiare, un paio di generazioni di scrittrici e
scrittori abbia scelto il genere giallo per raccontare il perdurante conflitto tra i
sessi, l’insoddisfazione delle donne e le pulsioni profonde che producono fenomeni
di efferata violenza?

Ci pare che nelle narrative del giallo scandinavo – qui ci
limitiamo alle scritture provenienti da Svezia e Norvegia – emerga la
rappresentazione non solo di una generazione di donne che pur avendo pari
possibilità di accesso alle professioni continua a vivere la maternità con molte
difficoltà e le relazioni (familiari e sentimentali, etero e omo) con grandi
sofferenze, sia una generazione di uomini auto-riflessivi e consapevoli della crisi
del maschile.

Si può parlare di una narrativa che riconosce e registra, a suo modo,
la “crisi del patriarcato” e, con essa, il complesso mutamento, anche simbolico,
delle relazioni tra i sessi, con i suoi, forse inevitabili, strascichi di rancore
sotto la superficie?

Possiamo individuare, nella messa a tema di questo spostamento,
un indizio di quella “trasmissione indiretta”, per osmosi o contagio, delle
tematiche centrali del femminismo nel mainstream comunicativo – globale, o almeno
europeo e occidentale – in cui si inserisce la letteratura di genere?

Il tema di
questa edizione del seminario si collega peraltro, in qualche modo, agli argomenti
delle ultime due edizioni: il tema delle “Epiche impreviste” – le protagoniste di
alcune delle storie narrate sono donne che devono superare “prove del fuoco” per
cambiare, quando non addirittura per sopravvivere – e quello delle “Riscritture
d’amore”, per l’estrema attenzione alla vita privata e alla qualità del
le relazioni sentimentali (etero e omo) che nei testi presi in esame si accompagna
al previsto intreccio giallo.

Abbiamo chiamato a riflettere con noi {{Elisabetta Mondello}}, docente di Letteratura
italiana moderna e contemporanea e di Sociologia della letteratura, creatrice del
progetto “Roma Noir”; {{Francesca Pasini}}, giornalista e critica d’arte; Monica
Farnetti, docente di Letteratura italiana e tra le socie fondatrici della Sil.

– {{Per informazioni}}: [ se.silroma@libero.it->mailto: se.silroma@libero.it]

– [Leggi il programma e le modalità di iscrizione->http://www.societadelleletterate.it/index.php?option=com_content&view=article&id=620:gelido-giallo-donne-e-uomini-tra-crisi-dellemancipazione-liberta-e-violenza-il-caso-scandinavo-2011&catid=35:seminari-estivi&Itemid=56]

* {Comitato organizzativo: Paola Bono, Anna Maria Crispino, Laura Fortini, Monica
Luongo, Giuliana Misserville, Bia Sarasini}