Il calo degli infortuni – complessivamente pari al -1,9% – è da attribuire esclusivamente alla componente maschile (-2,9%). Per quella femminile si registra un lieve incremento (+0,4%), in linea tuttavia con la crescita registrata dall’occupazione (+0,1%). A questo tema è dedicato l’ultimo numero di Dati INAIL.L’80% degli incidenti riferiti alle donne avviene sul posto di lavoro. In particolare il focus riguarda il triennio 2007-2009, che registra un calo contenuto per le lavoratrici, pari al 2,7% a fronte di una diminuzione complessiva per tutti i lavoratori del 13,4%.
_ “Dei circa {{244mila casi}} che le hanno viste coinvolte nel 2009, oltre l’80% è occorso in occasione di lavoro, quota che, seppur consistente, continua a mantenersi comunque più bassa di quella relativa agli uomini (91,4%) confermando la maggior incidenza degli infortuni in itinere per le donne”, si legge nella rivista.

{{Le più a rischio infermiere e badanti}}.
_ I settori di attività più pericolosi per le donne sono quelli del terziario.
_ In particolare la sanità (12,8%), commercio (10,3%), servizi alle imprese (10,2%), alberghi e ristoranti (8,5%).

Anche per le {{lavoratrici straniere}} (che rispetto al 2007 hanno registrato per l’industria e servizi un aumento del 3,1% i settori di attività dove si registra il maggior numero di incidenti sono gli stessi, ma con un apporto sensibilmente diverso per quello del personale addetto ai servizi domestici (9,1% contro 0,5%).
_ Rispetto alle professioni tra le lavoratrici italiane si infortunano principalmente le infermiere (9,2%), mentre tra quelle straniere le colf e le badanti (8,5%).

[Informazioni dettagliate ->http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desktop?_nfpb=true&_pageLabel=PAGE_SALASTAMPA&nextPage=Per_i_Giornalisti/Infografiche/Infortuni_donne_2009/index.jsp]