DOMANI, 15 marzo, è previsto uno sciopero globale della scuola: gli studenti di tutto il mondo scenderanno in piazza per salvare il pianeta e combattere le cause dei cambiamenti climatici. Ispirati dalla sedicenne svedese Greta Thunberg che dal palco alla Cop24 e a Davos ha parlato in difesa del clima e dell’ambiente, da ogni parte del mondo gli studenti si sono mobilitati dando vita al movimento Fridays for Future.

Greta Thunberga ha sedici anni e la sindrome di Asperger, e da quando ne aveva 15, ogni venerdì, salta la scuola  per manifestare davanti al parlamento svedese contro il cambiamento climatico. Lo fa dallo scorso agosto, il mese più caldo della storia svedese, per protestare contro il cambiamento climatico. Ogni venerdì mattina, Greta si reca di fronte al Riksdag, il parlamento svedese, e rimane lì, con un cartello in mano: Skolstrejk för klimatet, sciopero scolastico per il clima. All’inizio era da sola, supportata solamente da genitori  e da persone della borghesia acculturata – i genitori  hanno assecondato Greta e il suo bisogno di dire al mondo che le cose vanno cambiate. All’inizio sembrava l’impuntatura di una adolescente, poi la cosa si è fatta seria.

Dopo le elezioni, Greta ha continuato la sua protesta sui social network, coniando lo slogan #fridayforfuture e lanciando la sua protesta su scala globale.

Il risultato? Il primo ministro australiano Scott Morrison è dovuto intervenire ufficialmente perché la protesta era diventata virale, chiedendo agli studenti più impegno scolastico e meno attivismo. Lo stesso è successo, seppur in misura minore, in Germania, Olanda, Finlandia, più in generale nei Paesi in cui è maggiore la sensibilità delle persone sui cambiamenti climatici.

Dopo il suo discorso al vertice sul clima delle Nazioni Unite in Polonia e al forum di Davos, Greta è diventato un esempio per molti e molte giovani in diversi Paesi, che hanno promosso iniziative simili.

Domani venerdì 15 marzo, in oltre 1300 diverse località di tutto il mondo, milioni di ragazzi scenderanno in piazza per sollecitare i governi ad agire contro il surriscaldamento climatico.

Per lo sciopero di venerdì 15 marzo le ragazze e i ragazzi  delle città d’Italia tra cui Milano, Roma, Napoli, Firenze, Venezia…. faranno sentire la propria voce per sensibilizzare il mondo sul tema clima. Il riscaldamento globale è un’emergenza che non si può più ignorare e va contrastata per il bene globale.

Perché gli e le  studenti di tutto il mondo hanno deciso di programmare uno sciopero per l’ambiente?

Negli ultimi anni gli effetti del cambiamento climatico si stanno facendo sentire: il riscaldamento globale, lo scioglimento dei ghiacci e fenomeni meteorologici straordinari sono solo alcuni dei danni che l’azione dell’uomo sta causando al pianeta Terra. Lo scopo dello sciopero della scuola indetto dalle e dagli studenti a livello globale è quello di portare all’attenzione di governi e istituzioni i vari problemi riguardanti il clima e l’ambiente: servono interventi drastici per salvaguardare il pianeta ed evitare che la situazione attuale peggiori.

“I cambiamento climatici sono più rapidi di quello che si poteva pensare, pertanto noi giovani ben poco possiamo fare per salvare questo pianeta, la responsabilità ricade tutta su ciò che decideranno di fare e vorranno fare le persone adulte.” questo quanto detto da Greta Thunberg