Il nutrimento per l’epidemia di violenza nei nostri tempi viene dalla violenza strutturale della guerra, dell’espropriazione, dello sradicamento e dell’esclusione. Proviene dal derubare la gente di senso, dignità, rispetto di sé, sicurezza. Questo furto di significato, ha svuotato i diritti e la dignità radicati nella diversità delle culture dell’umanità, crea un vuoto interiore che è riempito di identità posticce di tipo fondamentalista. Invece di identità coltivate in modo olistico e positivo da un senso di appartenenza e di cultura, queste identità vengono progettate in identità negative, definite solo come la negazione dell’altro.

 

 

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