Da “Osservatorio Diritti” l’articolo di Felicia Buonomo.

L’Annuario dell’Università di Padova mette in luce con chiarezza quanto in tutti di cicli di Upr (2010, 2014 e 2019) le raccomandazioni più frequenti rivolte all’Italia riguardino la necessità di contrastare ogni forma di discriminazione razziale e di tutelare i diritti di migranti, rifugiati e richiedenti asilo. «Per la comunità internazionale – si legge nell’Annuario – questi problemi non sono contingenti, ma rappresentano le principali sfide strutturali per il sistema nazionale di protezione dei diritti umani».

Nel corso del 2019 l’Italia ha ricevuto quattro comunicazioni da parte, complessivamente, di quattordici Procedure speciali tematiche, ovvero da circa un terzo del totale delle procedure speciali operanti presso il Consiglio diritti umani nel 2019.

In particolare, i relatori speciali hanno espresso grave preoccupazione, da un lato, per le attività violente e razziste condotte da organizzazioni politiche di estrema destra e per la loro apparente totale impunità. Dall’altro, per l’escalation e la normalizzazione dei discorsi d’odio a sfondo razzista e dell’incitamento alla discriminazione nella sfera politica e pubblica italiana, provenienti da alcuni leader politici, funzionari di alto rango e rappresentanti dello Stato, come Matteo Salvini.

Info: “Diritti umani in Italia: quelli di migranti, rom e donne sono i più violati” su https://www.osservatoriodiritti.it/