Arrivano a spron battuto elezioni di qualità mai vista. Le donne stanno a guardare o magari a condividere gli esercizi di belligeranza fra maschi dei partiti?

Care amiche, il Sole24ore di domenica scorsa ci ricordava che “le donne hanno pari talenti, ma non ancora pari possibilità”. Come non essere grate di aver registrato una verità? Tanto più che constatava anche che “cucinare, pulire, stirare: i lavori snobbati dal pil. Perché le attività svolte in famiglia non vengono conteggiate”. Come se le amiche economiste – chiedete ad Antonella Picchio qui vicina a Modena – da anni non proponessero ben più pertinenti e complesse riforme del Prodotto interno lordo secondo la logica economica femminile.

Tuttavia – fra occupate scontente, disoccupate ancor più scontente, licenziate, esodate, precarie, pensionate, più compagne e madri di disoccupati – va presa in considerazione una qualche riflessione sui lavoro, le necessità domestiche, l’impiego del tempo e il rapporto di coppia.

Ma io volevo parlare di un’altra cosa. Arrivano a spron battuto elezioni di qualità mai vista. Le donne stanno a guardare o magari a condividere gli esercizi di belligeranza fra maschi dei partiti?

Primarie e non primarie, è urgente che associazioni, gruppi e singole – ma soprattutto quelle donne che praticano la politica e che vengono dette “donne dei partiti” – {{mettano in campo strategie e pedine}}. Ci sono parlamentari donne che hanno lavorato bene: dovremo confermarle, senza aspettare la manna celeste. Ci sono giovani di valore che nessuno conosce a cui fare immagine da segnalare.

Se non ci organizziamo prima di Natale, {{il 2013 rischia di aumentare l’invisibilità del genere}}, con tanti saluti ai pari talenti.