Venerdì sera (9 settembre 2011) sono state fermate due attiviste No Tav “per attività infermieristiche” nelle vicinanze della recinzione del NON-cantiere, durante una manifestazione notturna del movimento No Tav alla Maddalena di Chiomonte. Dopo la conferma del fermo da parte del giudice competente, forte manifestazione del movimento NOTAV lunedì scorso a Torino per “Nina e Marianna libere subito!”.Durante il [corteo->http://www.notav.info/top/nina-e-marianna-libere-subito/] molto partecipato è stato diffuso un volantino in cui le donne sono riconosciute come “l’anello forte e dolce del movimento, quando entrano nelle lotte, lo fanno perché sentono in pericolo le radici stesse della vita, il diritto al futuro.”.

Pubblichiamo di seguito il comunicato delle donne del Movimento NOTAV ed una testimonianza circolata in rete.

{{Comunicato Donne NO TAV}}

Le donne del Movimento NO TAV, nell’esprimere la loro solidarietà a Elena e Marianna, rivendicano il diritto di manifestare la loro rabbia e contrarietà all’occupazione militare del territorio anche alle reti e ai cancelli del ”fortino” e dunque il proprio protagonismo non solo come massaie e infermiere.

Il fatto che siamo donne, a volte anche avanti con gli anni, ci rende agli occhi delle forze dell’ordine, prede più ambite perchè più facili, come già nel caso di Marinella a Coldimosso.

Ci attaccano coi lacrimogeni ancora prima di avvicinarci alle reti e ci hanno gasato pure all’interno della cucina alla maddalena…. ma non ci impediranno di continuare la nostra giusta lotta che ci troverà sempre in prima fila.

Non possiamo delegare il compito di difendere la Valsusa ad altri e siamo pronte a subirne le conseguenze, se necessario.

I politici tutti e il prefetto dovrebbero vergognarsi di questa loro viltà nel trincerarsi dietro a del filo spinato ( di fabbricazione israeliana!!!) per arginare la volontà popolare non avendo altri argomenti se non la forza dei militari.

Come donne rifiutiamo questi metodi e chiediamo che si rispetti la democrazia intesa come volontà popolare in questa valle terreno di scontro tra la popolazione e i partiti della casta.

Siamo costrette a forme di lotta dure e i giornali e le televisioni ci presentano come delle criminali.

Siamo invece delle donne consapevoli, lottiamo per difendere il nostro futuro e quello delle generazioni a venire e siamo fiere di essere parte attiva di un popolo pacifico e determinato nella difesa della propria terra.

{{Le donne presenti al coordinamento dei comitati di martedì 13 settembre:}}{marisa, saveria, titti, emanuela, simonetta, martina, antonella, gianna, sara, ermelinda, donatella, daniela, ermanna, nicoletta, claudia, renata, cellerina, giulia, claudia,bruna, rosanna, mariateresa, giovanna, gabriella, pina, cesira, mariachiara,marina, rosanna,marisa, sabina, elena, doriana, fabrizia, giuliana, maria, marina, valentina, monica, mariuccia, laura, sandra, franca, daniela, franca,……e le altre}

{{La testimonianza-appello di Viviana Ferrero}}

Sono solita dire che se il mondo sarà salvato, mettendo l’accento sul se…, saranno le donne a farlo.
E’ una famosissima frase di F.M.Dostoevskij, “il mondo sarà salvato dalla bellezza”, ma modificandola e traslandola è diventata anche mia…

Lo dico perchè numericamente siamo più forti , perchè confido nella generosità che la donna dimostra ogni giorno nell’accudire compagno e figli, e anche nella sua infinita capacità di fare mille cose insieme.

Ora l’arresto di Elena e Marianna attiviste No -Tav, tutt’ora in carcere per la partecipazione alle proteste contro il cantiere di Chiomonte, è un arresto di tutte le donne .

Colpire il più debole, questa è la strategia, chi ha tre figli come Elena rappresenta chi ha famiglia e non vuole coinvolgerla per paura di segnarla, colpire Elena è come colpire chi ha finito gli studi e deve entrare nel mondo del lavoro con Certificato Penale pulito.

Attenti ragazzi volete fare mica la fine di queste due donne, sottoposte alla critica perbenista?
Volete essere additate come ex carcerate dai passanti?
Volete mica prendervi tutta la responsabilità di un’Opera grande come il Tav?

Bè, credo che questa responsabilità , in questo preciso momento, ce la dobbiamo prendere proprio tutti , uomini e donne insieme.

Ma non posso non ricordare il ruolo che ebbero le donne nella Libera Repubblica della Maddalena, quella grande cucina da campo aperta giorno e notte, l’accoglienza, la disponibilità, la forza delle più giovani durante lo sgombero, di continuare a portare tronchi da inserire dove c’era la ruspa.

Non posso non ricordare le teste rotte, gli occhi neri su quei bei visi e le lacrime :quante lacrime hanno versato le donne a Chiomonte a causa dei lacrimogeni? Eppure si lavavano il viso con il limone e ricominciavano a rilanciare …

Ho visto cose che una nata borghese come me non pensava di vedere in tutta la vita, ma ho anche visto un coraggio che credevo sopito, una forza che credevo annientata e con rispetto ringrazio Elena e Marianna che stanno in carcere anche per i miei figli e il loro futuro.
Postate dappertutto la storia di queste due donne coraggiose che stanno in carcere anche per noi, scriviamogli e teniamo alta l’attenzione , non sono sole …facciamoglielo sapere.

{vedi anche} http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/419960/