L”‘Assemblea napoletana contro la guerra”( stopwar.altervista.org) ha indetto una manifestazione nazionale a Napoli, sabato 16 aprile, contro la guerra alla Libia. Il gruppo di lavoro femminista di Roma contro i Cie e contro il controllo sociale motiva la sua adesione.
Abbiamo letto e condiviso l’Appello e abbiamo verificato che sono arrivati alle nostre stesse conclusioni riguardo a questa vicenda.

Innanzi tutto a cominciare dal fatto che poche voci si sono alzate contro questa guerra che è dettata dall’intento di impossessarsi delle ricchezze del sottosuolo libico, gas e petrolio, a vantaggio delle multinazionali anglo-americane.

Poi, che,per far questo, si causeranno enormi sofferenze al popolo libico e che lì, come in altre guerre “umanitarie” si stanno sperimentando nuove e sempre più micidiali armi, comprese quelle con l’uranio impoverito.

Che, come per la Jugoslavia , l’Afghanistan e l’Iraq, questa guerra è anche un monito a chiunque, indipendentemente dal colore politico, si voglia sottrarre al controllo anglo-americano.

Che le motivazioni sono pretestuose e che tutte ricalcano quelle con cui si fecero le guerre coloniali intrise di cultura razzista.

Per questo e non solo, la manifestazione chiede la fine immediata dei bombardamenti e dell’aggressione militare, il diritto di asilo per tutti/e, profughi e migranti, il ritiro delle truppe italiane da tutti i fronti di guerra e l’utilizzo di tutte le ingenti risorse, così recuperate, per lo stato sociale.

Essere arrivate, con percorsi diversi, alle stesse conclusioni, ci conferma nella necessità di trovare momenti di riflessione e di iniziative in comune con tutte le realtà che si oppongono a questa aggressione e a tutte le “guerre umanitarie”.

Il separatismo che, per noi, è {{un valore portante e di cui ribadiamo la necessità,}} ci permette di partecipare e di interagire con i percorsi che condividiamo portando il nostro autonomo contributo di analisi e di lotta.

{{
GLF-GRUPPO DI LAVORO FEMMINISTA-ROMA
contro i Cie e contro il controllo sociale}}