Sono ben 41 le ragazze e le donne modenesi che anche quest’anno porteranno in scena, lunedì 15 e mercoledì 17 marzo, il famoso testo dell’autrice americana Eve Ensler “I monologhi della vagina”. Lo spettacolo, nato da centinaia di interviste a donne di ogni età ed estrazione sociale, è in programma alle 21 alla Tenda di viale Molza, per il quarto anno consecutivo. Gli incassi saranno devoluti in beneficenza: parte andranno al movimento internazionale “V-day” per un progetto rivolto alle donne del Congo, e parte resteranno a Modena per finanziare un progetto contro la violenza alle donne.

Lo spettacolo si muove tra scene esilaranti e momenti drammatici, confessioni intime sulla scoperta della propria sessualità e informazioni sulle tragedie che coinvolgono le donne nel mondo: tra i monologhi ci sono infatti “{Il seminario della vagina}” e “{La mia vagina arrabbiata}”, ma anche “{La mia vagina era il mio villaggio}”, basato sulla testimonianza di donne bosniache vittime di stupri etnici o “{Fatto non felice}”, sui paesi in cui sono praticate le mutilazioni genitali. _ Accanto alla riflessione ci sarà spazio per il sorriso, con monologhi dedicati al parto, agli orgasmi, ai peli, al ciclo mestruale e ad altri argomenti a volte tabù sulla sessualità femminile.

“Voglio vivere, non voglio più correre – è lo slogan di quest’anno – il mio corpo non è un parco giochi, se hai paura di me fattene una ragione, non accetto la crudeltà e l’odio, fermiamo la violenza”.
_ Il “V-day” 2010 è promosso dalle associazioni Centro documentazione donna, Casa delle donne contro la violenza, Donne nel mondo, Donne e giustizia, Differenza maternità, Unione donne in Italia e Cgil, coordinamento donne.
_ Aderiscono Associazione italiana donne per lo sviluppo, Uil coordinamento donne, Amnesty international – gruppo Italia 64, con il patrocinio del Comune di Modena.

Il testo dei “[Monologhi della vagina->http://it.wikipedia.org/wiki/I_monologhi_della_vagina]” è nato grazie alla testimonianza di 200 donne di ogni età, provenienza e condizione sociale, che hanno raccontato le proprie esperienze di ordinaria quotidianità, e di altrettanto ordinaria violenza, a Eve Ensler, drammaturga, poetessa, sceneggiatrice e docente universitaria americana, che si è lasciata coinvolgere talmente da improvvisarsi anche attrice per la prima teatrale a New York.
_ Lo spettacolo, che ha poi attraversato gli Stati Uniti, e da anni è in viaggio per il mondo, è stato considerato dal New York Times “probabilmente il più importante pezzo di teatro politico dell’ultimo decennio”.
_ Da oltre dieci anni, tra il primo febbraio e il 30 aprile, lo spettacolo può essere messo in scena da gruppi di donne che aderiscono al [movimento internazionale V-day->http://www.vday.org] per raccogliere fondi contro la violenza alle donne. “I monologhi della vagina” di Eve Ensler è diventata così una delle più efficaci campagne di sensibilizzazione contro la violenza dell’ultimo decennio.
_ Un affresco di femminilità, coraggio e umorismo che ha fatto arrossire, ridere e commuovere le platee internazionali. .

– {{Per prenotare i biglietti}} si può telefonare al Centro documentazione: 335 5212305, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.