Pubblichiamo la lettera inviata da Costanza Fanelli alle Associazioni della Casa internazionale delle donne che pone il problema della adesione alla manifestazione nazionale per il centenario dell’8 marzo promossa da Cgil Cisl Uil Care amiche,
le tre organizzazioni sindacali Cgil,Cis e Uil promuovono una manifestazione per il centenario dell’8 marzo a Roma e ci mandano la piattaforma. e la richiesta di adesione.

Se leggiamo{{ i contenuti della loro piattaforma}} è difficile dire che non si è d’accordo con moltissime delle cose scritte. L’unico punto debole riguarda la parte nella quale si evita accuratamente di usare la parola autodeterminazione e si fanno alcune affermazioni generiche attorno alla libertà di scelta delle donne in vari campi, senza nominare l’borto.

Come alcune di voi sanno però {{nell’Assemblea nazionale del 24 febbraio}} è stato votato un documento con un pesante attacco finale al fatto che i sindacali promuovuono una manifestazione per l’8 marzo, aggiungendo che non si è d’accordo con chi sostiene posizioni familistiche.Leggendo il documento non vedo accenno a questo. Pezzotta. lo ricordo non è da tempo più segretario della Cisl e quindi non c’entra nulla abbinare il family Dai con le tre organizzazioni sindacali.

E inoltre penso, spero non da sola, che è {{di tutto diritto}} {{per i sindacati}} che sono stati storicamente uno dei soggetti che hanno promosso la giornata della donna come giornata di lotta delle donne {{fare una iniziativa grande in occasione del centenario}}.

Io ritengo perciò e l’ho già detto ad alcune di voi che è del tutto sbagliato allinerasi su posizioni preconcette che metono sullo stesso piano, istituzioni, partiti,sindacati. {{Si può anche non dare adesione in quanto Casa}} anche perchè a promuovere non sono le donne del sindacato ma il sindacato in quanto tale ma {{non si possono non esprimere nostre posizioni di merito sui contenuti e dirci d’accordo su quello su cui si è d’accordo e dire dove non si è d’accordo}}. Sopratutto quello che conta è avere la nostra posizione su cui siamo noi a chiedere al sindacato e alle donne che stanno dentro di confrontarci, cercando anche di individuare obiettivi comuni ( e nella piattaforma, sul tema del lavoro e del welfare sono moltissimi).

Se non vogliamo evitare che ciascuna associazione dia la propria adesione sulla base di proprie considerazioni ( e sarebbe del tutto legittimo) o che veniamo percepite come realtà chiusa e lenta chiedo che si elabori al più presto una strategia, la si comunichi alle donne del sindacato, cominciando da quelle più vicine.Quello da cui mi dissocierei nettamente è di avallare posizioni di nonconfronto e liquidatorie della storia del sindataco italiano, che non a caso ha dentro tanta storia anche di donne. […]

Costanza