La disponibilitá di Alexis Tsipras a candidarsi alle elezioni europee di maggio 2014 ha avuto come positiva ricaduta la possibilitá di dare vita anche in Italia ad una lista che sostenga tale candidatura.Come [IFE Italia->http://www.ifeitalia.eu] sosteniamo la costruzione di questa lista essenzialmente per due ragioni:

– {{la sua dimensione europe}}a. Per noi, associazione femminista aderente alla rete europea di FAE (nata a Bobigny nel 2003 durante l’assemblea europea delle donne in occasione del FSE di Parigi),  tale dimensione é strutturale se si vogliono contrastare con maggior efficacia gli effetti della crisi e le conseguenti politiche di austerità attraverso le quali si sta delineando un modello di società escludente, selettiva, settaria, sessista;

-l{{’idea di un’ Europa  che rifiuta la logica mercantile e neoliberista}} del fiscal compact, del trattato di Schengen, del pareggio di bilancio, della messa in discussione del diritto all’autodeterminazione e dell’universalità dei diritti sociali, della supina accettazione dei fondamentalismi di lobby integraliste e religiose che fanno del corpo delle donne terreno di scontro politico.

Come IFE Italia vogliamo contribuire alla costruzione della lista come protagoniste e non come ancelle perché siamo convinte che nessun cambiamento potrà essere possibile se non si coglie un aspetto, di analisi e di pratica, per noi centrale.

La vita delle donne e degli uomini è condizionata in modo differente dagli effetti della crisi e dalla politiche di austerità imposte da chi governa l’Europa. Una differenza che ha a che fare con il diverso posizionamente di donne ed uomini nelle gerarchie di potere economico, politico, sociale e simbolico. Sono le donne che pagano un tributo più alto..  La femmilizzazione del lavoro (che pure ha consentito un consistente aumento di manodopera femminile capace di svelare la natura sessuata dell’organizzazione del lavoro) ha significato soprattutto precarietà, bassi salari e perdita di diritti. Il taglio di servizi e reti di protezione sociale che avevano reso meno difficile la vita delle donne, rischia di ricacciare le donne fra le mura domestiche a anche a causa della mancata ridistribuzione fra generi dei lavori di riproduzione domestica e sociale. La costante messa in discussione delle legislazioni sui diritti riproduttivi e sull’orientamento sessuale mette prepotentemente in discussione il diritto all’autodeterminazione.

Le donne si trovano così più presenti che mai nel conflitto e possono quindi diventare artefici di un cambiamento radicale per sé stesse e per tutte/i.

Auspichiamo che questa consapevolezza diventi patrimonio comune delle donne e degli uomini che parteciperanno alla costruzione della lista per Tsipras manifestandosi in modo adeguato anche nel programma che la lista si darà.

{Il Direttivo di IFE Italia}:

Beatrice Aliverti, Danila Baldo, Luisa Carminati, Silvana Cesani, Alda Colombera, Cinzia Colombo, Ylenia Da Valle , Silvia Dradi, Rita Fiorani, Emanuela Garibaldi, Nicoletta Gini, Anita Giuriato, Elena Pisano, Nicoletta Pirotta, Laura Tonoli, Mapi Trevisani.

ife.italia2012@gmail.com

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