La lettera che l’Osservatorio sulla salute della donna di Milano ci invita a sottoscrivere ci ripropone l’urgenza della politica vera, quella che non può considerare scontati o acquisiti per sempre diritti democratici, che richiede quindi, soprattutto alle donne, un ininterrotto e quotidiano lavoro di controllo,e, aldilà della difesa, di progettazione di spazi di libertà comuni. Il Comitato Nazionale di bioetica, nominato dal Presidente del Consiglio, a cui “è affidata{{ la funzione di orientare gli strumenti legislativi ed amministrativi volti a definire i criteri da utilizzare nella pratica medica e biologica per tutelare i diritti umani ed evitare gli abusi}}…che… ha inoltre il compito di garantire una corretta informazione dell’opinione pubblica sugli aspetti problematici e sulle implicazioni dei trattamenti terapeutici, delle tecniche diagnostiche e dei progressi delle scienze biomediche” ha {{compiti delicati e fondamentali per la politica attuale}}, ormai quotidianamente lacerata da problemi di bioetica: dalla riproduzione assistita alla eutanasia, dall’uso delle cellule staminali all’accanimento terapeutico.

Compiti che implicano {{approcci multiculturali, disposizione al dialogo consapevole della complessità}} ma da diciassette anni è composto a maggioranza cattolica, è eletto dal Presidente del Consiglio ma è organo di consultazione, per la normale attività operativa, del Governo e del Parlamento. Queste cose contano se l’attuale presidente Prof. Francesco Paolo Casavola ha nominato presso il Ministero della salute, il presidente del Comitato Nazionale Scienza e Vita, di cui ricordiamo l’impegno durante il referendum, prof. Bruno Della Piccola nella Commissione di revisione delle linee guida della legge n 40, sulla procreazione assistita! Se nel conflitto, che si è concluso con la rimozione di tre vicepresidenti: prof.ssa Cinzia Caporale, prof.ssa Elena Cattaneo, prof. Luca Marini, il nodo è stato costituito dalle critiche rivolte al Presidente fin dall’inizio del mandato circa il mancato rispetto delle garanzie per la componente laica del Comitato stesso. Senza entrare nel merito il presidente Casavola ha rimosso i tre vice presidenti, passando dal prof Luca Marini e da due donne laiche, prof.ssa Cinzia Caporale e prof.ssa Elena Cattaneo ad una cattolica, Prof.ssa Palazzani Laura, ad un religioso il Rabbino dott Riccardo Di Segni e al cattolico “laico”prof Lorenzo d’Avack. {{Queste note non sarebbero necessarie se non conoscessimo quale funzione assolve la componente religiosa in Italia in campo legislativo e, soprattutto per le donne , nella vita civile e familiare}}.

E’ ora di chiederci e di chiedere al Presidente del Consiglio “cui prodest?” il Comitato nazionale per la bioetica?