Nei primi cinque giorni del 2011 a Ciudad Juarez cinque donne sono state torturate e uccise. Si conferma l’agghiacciante media del 2010: una morte al giorno. Due i sospettati hanno 17 e 19 anni.Per protestare contro la negligenza con cui il governo federale e statale hanno portato avanti le ricerche degli assassini delle centinaie di donne torturate e uccide a Ciudad Juarez dal 1994, lo scorso 8 gennaio un gruppo di madri e attiviste hanno occupato il ponte internazionale Paso del Norte.

Le manifestanti hanno bloccato l’accesso al ponte con un tabellone di legno su cui erano riportati tutti i nomi delle donne torurate e uccise in questi anni tra cui
Rubí Marisol Frayre Escobedo e quello di sua madre, [Marisela Escobedo->http://www.corriere.it/esteri/10_dicembre_18/marisela-messico-olimpio_d9e48950-0a76-11e0-b99d-00144f02aabc.shtml] uccisa pochi giorni fa mentre manifestava davanti al davanti al palazzo del governo a Chihuahua per il mancato arresto dell’assassinio di Rubì .

Il tabellone era dipinto di rosa, colore simbolo dei gruppi che si battono contro i femminicidi con al centro una croce di chiodi e lo slogan “Ni una màs”.
_ La manifestazione ha bloccato 3 dei 4 ingressi al ponte internazionale posto sotto la vigilanza permanente dell’esercito messicano.
_ Le proteste sono state rivolte soprattutto contro la Procura statale a cui sono state assegnate le indagini sugli ultimi femminicidi e che come già in passato non sembra voler avanzare nella ricerca dei colpevoli.