Felicia e Peppino Impastto

Il giorno 23 novembre 2018 si terrà a Cinisi, il paese di Peppino Impastato, una manifestazione dal titolo “dissobedire non è reato” in un contesto sociale e culturale avvertito sempre più repressivo.

La manifestazione vuole ricordare i casi in cui la disobbedienza nel passato è stato elemento di cambiamento, perché questo sia anche riflessione  per il presente. Inevitabilmente questo evento ci riporta alla figura di Peppino impastato che ha fatto della disobbedienza elemento di denuncia del sistema mafioso che imperava nel suo paese , ma anche del sistema patriarcale chiuso e retrogrado degli anni ’70.

Ma ancora di più ci riporta alla figura di Felicia Impastato madre di Peppino e della sua capacità di disobbedienza in un paese che si aspettava da lei l’osservanza  del silenzio dopo la morte del figlio. Vogliamo ricordarla , in prossimità  dell’anniversario della sua morte, come esempio di disobbedienza attiva e non violenta, che si è espressa nella sua capacità di dire no a chi voleva difendere suo figlio secondo i canoni della mafia, per chiedere giustizia ai tribunali.

Ma soprattutto vogliamo ricordare la sua disobbedienza a chi le chiedeva di vivere nel silenzio il suo dolore, una disobbedienza che si è espressa nella sua capacità di trasformare quel  grande  dolore in una forza attiva e positiva, aprendo le porte della sua casa,  diventando lei stessa veicolo di quella cultura che suo figlio considerava elemento di cambiamento della società.

Lo ha fatto raccontando del figlio e delle sue idee di cambiamento per una società giusta e libera, lo ha fatto raccontandolo ai ragazzi che da più parti cominciavano ad arrivare per ascoltarla, lo ha fatto raccomandando loro l’impegno per una crescita culturale,  unico elemento di reale cambiamento e di trasformazione sociale.

Vogliamo ricordare Felicia  come esempio di un dissenso attivo e non violento, una proposta femminile di cambiamento partendo dal basso attraverso la conoscenza, la consapevolezza,  la scelta.