A 101 anni se ne è andata Giovanna Marturano lasciandoci una testimonianza preziosa di una passione politica autentica, sempre capace di emozionare e coinvolgere con il suo linguaggio preciso, a tratti gioioso, la sua autoironia, la fiducia nelle nuove generazioni che andava spesso ad incontrare nelle scuole. Una memoria senza retorica la sua, che attingeva a piene mani dalla esperienza del vivere quotidiano segnato costantemente dal desiderio di lottare contro le ingiustizie e dalla necessità di indicare i pericoli a cui purtroppo è sempre esposta la democrazia.

Nata a Roma nel 1912, a 24 anni aderì al Partito Comunista clandestino dopo aver dovuto trasferirsi a Milano interrompendo gli studi di architettura. Fu arrestata e dopo un mese scarcerata. ma considerata “sovversiva”. Nel 41 chiese di andare al confino per poter sposare Pietro Grifone e vivere lì con lui.

Durante l’occupazione nazifascista tornò a Roma col marito e partecipò alla Resistenza meritando una medaglia al valore. Ha scritto un libro “{Giovanna. Memorie di una famiglia nell’Italia del Novecento}” e ha raccontato la sua vita in un toccante documentario uscito quest’anno “{Bimba dal pugno chiuso}”, in cui con grande sincerità racconta anche il maschilismo del suo partito. Ha fatto parte dell’Udi dalla sua costituzione, sempre presente nelle manifestazioni con la sua intelligente inventiva, come mostra una foto che la vede, piccola e grassottella, con attaccati al collo tanti bambolotti, dentro un corteo per l’istituzione degli asili nido.

La ricordiamo negli incontri avvenuti fino a pochi anni fa nell’Udi Romana “La Goccia” di cui è stata socia attenta e vivace, nella grande manifestazione nazionale a L’Aquila di due anni fa voluta dalle donne Terre-mutate dove, invitata come ANPI, ha suscitato, con parole di verità e con una freschezza di cuore, applausi lunghissimi e tanta commozione, infine nella grande festa per i suoi cento anni voluta nel 2012 dallo SPI-CGIL.

Delle tante cose che nel tempo ci ha raccontato vogliamo ricordare la sua reazione alla notizia della conquista del voto alle donne: era nella sede del partito e con le compagne presenti dette vita ad un allegro e festoso girotondo. Mentre raccontava i suoi occhi si accendevano e il suo viso si illuminava. Così desideriamo ricordarla, una figura carica di storia che ha sempre mantenuto due occhi chiari e curiosi da bambina.

{
Udi Nazionale e Udi Romana “La Goccia” }

{ummagine da} noidonne.org