La crociata intrapresa contro la 194 ci ricorda gli stati confessionali, gli integralismi di tutti i tipi, tanto criticati dalle stesse persone che oggi troviamo schierate contro le donne e contro il diritto di autodeterminazione rispetto al proprio corpo e alle proprie scelte di vitaI fatti successi ieri a Napoli con l’irruzione delle forze dell’ordine in sala operatoria dove si stava praticando un aborto terapeutico, il sequestro di un feto di 460 grammi, l’interrogatorio a cui è stata sottoposta la donna ci fanno inorridire. A ciò si aggiunga che il Magistrato che ha disposto il blitz ha agito sulla base di una denuncia anonima!
Riteniamo che si sia agito arbitrariamente, contro la legge e che la donna abbia diritto alle scuse dello stato e ad un risarcimento per il trauma subito. Invitiamo la politica e le istituzioni a far rispettare le leggi vigenti.

– Tutti coloro che invocano moratorie, compongono liste elettorali ad hoc contro la legge 194, modificano unilateralmente le norme vigenti in Lombardia e dispongono blitz sono uomini : Ferrara, Berlusconi, Formigoni, Magistrato di turno.
– Si sta scatenando una forte offensiva di carattere intimidatorio e colpevolizzante nei confronti delle donne che vengono trattate come assassine senza cuore.
– La laicità dello stato che garantisce i diritti e le scelte di tutti e tutte sembra non esistere più!
– La stampa da risalto soprattutto alle campagne contro la legge 194 e non si occupa di tutte quelle iniziative che invece danno voce alle donne, parlando con concretezza del problema, difendendo la legge, ma anche chiedendo a gran voce l’applicazione della parte preventiva soprattutto rafforzando la rete dei consultori pubblici che è stata vergognosamente deprivata in questi ultimi dieci anni.

Si dice che la civiltà di un paese si misuri rispetto alla condizione in cui vivono le donne.
_ L’Italia anziché avvicinarsi all’Europa in termini di aumento dell’occupazione femminile, di servizi a sostegno della conciliazione e della condivisione del lavoro di cura nella coppia, di aumento della percentuale di donne nelle istituzioni e in politica, di investimenti anche culturali per superare una concezione ancora troppo maschile della società e della gestione del potere, sembra oggi andare in senso opposto.

La crociata intrapresa contro la 194 ci ricorda gli stati confessionali, gli integralismi di tutti i tipi, tanto criticati dalle stesse persone che oggi troviamo schierate contro le donne e contro il diritto di autodeterminazione rispetto al proprio corpo e alle proprie scelte di vita!
_ Invece la Legge 194 si è dimostrata una buona legge che ha consentito una riduzione del 60°% delle interruzioni volontarie di gravidanza e l’eliminazione della piaga dell’aborto clandestino.

Invitiamo tutte le donne a rispondere, a manifestare, a far sentire la loro voce contraria a questo imbarbarimento e soprattutto a non scegliere, nelle prossime elezioni, coloro che ci vogliono ricacciare indietro senza voce e senza diritti!

_ Per la Segreteria CDLM di Milano
_ Nerina Benuzzi, Fulvia Colombini, Tiziana Scalco