Mostriamo il nostro orgoglio passeggiando mano nella mano, ma facciamolo in tant*, magari una volta al mese e in diverse zone della città concordate. Per educare noi stessi al coraggio e loro al rispetto. Per, appunto, il contro ce lo metta qualcun’altro.
Non mi unisco al coro di chi, meglio e più tempestivamente di me, ha condannato l’ennesima aggressione di stampo omofobico avvenuta a Roma. Neanche mi scandalizzo se Gianni Plinio, capogruppo di An in regione si lancia in una crociata contro il Pride, è coerente con la linea imposta dal suo partito, ampiamente discriminatoria nei nostri confronti, nonchè nei confronti di rom, migranti, donne in condizioni
disagiate, precari, lavoratori presunti fannulloni e così via.
_ Ripeto, fa il suo mestiere e dal signore in questione non mi aspetto altro.

{{Mi disturbano invece tantissimo le esternazioni sprezzanti di due esponenti cattolici del Pd}},il senatore Gustavino e il presidente della Provincia, Repetto.
_ Entrambe rilasciano dichiarazioni volte a minimizzare il valore del Pride, visto come un fenomeno folkloristico volgare e inutile a guadagnare consensi alla nostra causa.

Al presidente {{Repetto}}, secondo il quale “Genova rimarrà una città dei diritti anche senza Gay Pride” ha efficamente risposto Cristina Morelli ricordandogli la differenza tra diritti scritti solo sulla carta e diritti goduti ed esercitati; senza parlare del fatto che Genova non mi risulta essere una Mecca dei diritti gay, essendo città aperta ma pur sempre italiana,con tutti i limiti che ciò comporta.

Al senatore {{Gustavino}} che “non spenderebbe una parola in favore di simili
manifestazioni” chiedo: perchè si è subito contraddetto? Non avesse speso una parola era meglio, visto che di Pride non sa nulla: dell’enorme lavoro di preparazione, tutto volontario, delle rivendicazioni, della produzione di eventi culturali, del fatto che il Pride dura tutto un anno snodandosi lungo le date del calendario LGBT, alcune di queste, come il 27 gennaio, non hanno nulla di folkloristico.

Mi chiederete che ci azzecca tutto questo con l’aggressione a Roma…
_ Ci azzecca perché, secondo me, questi signori, come tutti gli altri che disprezzano e ci accusano di “esibizionismo” quando semplicemente dimostriamo di esistere (i due aggrediti a Roma si tenevano per mano ) dovrebbero assumersi le loro belle responsabilità.
_ Hanno mai pensato che le loro parole possono indurre alla violenza ? Per me “quelli così”, specie se stanno in partiti e organizzazioni “democratiche” da dove il colpo non te lo aspetteresti, e fa più male, sono i veri mandanti di questi atti intimidatori.

Una proposta: facciamolo partire da qui,il Pride. {{Mostriamo il nostro
orgoglio}} passeggiando mano nella mano, ma facciamolo in tant*, magari una volta al mese e in diverse zone della città concordate. {{Per}} educare noi stessi al coraggio e loro al rispetto. {{Per}}, il {{contro ce lo metta qualcun’altro.
}}