Geppi Cucciari è scesa allegramente dalla mega scalinata l’ultima giornata del Festival di San Remo, con le scarpe a spillo in mano. Le altre, come la Belen Rodiguez e la valletta Ivana Mirazzova, si erano tolte ben altro, ha fatto capire la comica, perché così va il mondo…in Italia. Il bel Paese che ospita il Vaticano e vanta l’osservanza assidua dei sacri riti sacramentali cattolici, con contorno di consumismo spicciolo e milioni di clienti di prostitute, esibisce i corpi giovani e seducenti delle donne sempre e ovunque sui teleschermi compresa la televisione di stato.

Bene ha fatto Geppi Cucciari a conclusione della serata a portare l’attenzione sulla giovane volontaria italiana prigioniera da 117 giorni in Africa dove è andata a occuparsi di chi ha un bisogno estremo di aiuto e non può dedicarsi a sacri riti con spreco di beni alimentari e altro.

I musulmani emigrati, donne e uomini, sparano a zero sulla “cultura” occidentale, con un evidente senso di superiorità per la loro religione e cultura che copre e controlla il corpo delle donne per sottrarlo agli occhi concupiscenti dei maschi estranei alla “proprietà”.

In Italia Il corpo delle donne lo si sveste facilmente a scapito dell’intelligenza: la povera Ivana, tra Morandi, e Rocco Papaleo austeramente vestito di nero da capo a piedi, ha recitato la parte dell’oca giuliva come, più o meno, fa la moglie di Totti in una grande Tv berlusconiana.

Su Mondoislam, sito online in lingua italiana, Mamdouh AbdEl Kawi Dello Russo (una convertita? Ovvero: ritornata all’Islam?) spiega perché la circoncisione femminile è giusta e sacrosanta.

Prima di tutto ci dice che bisogna distinguere tra infibulazione e vera circoncisione femminile, tra obblighi dell’Islam, e atti consigliati.

L’infibulazione consiste, si sa, nell’asportare il clitoride dalla vagina, in modo che “la musulmana in età adulta non solo viene privata del piacere sessuale” ma prova un forte dolore durante la penetrazione. E questa non va bene.

Per la circoncisione femminile ci si dovrebbe rivolgere a dottori specializzati che possono “visitare la bambina e capire se essa stessa può sopportare un intervento simile. La vera circoncisione non consiste nell’asportare l’intero clitoride, bensì la parziale esportazione del clitoride, in modo che non crei danni fisici, sessuali, psicologici.
_ E’ sunnah raccomandata, per altri sapienti è obbligatoria.”

L’operazione cosa comporta? Presto detto: diminuisce le secrezioni delle piccole labbra che si accumulano nelle donne non circoncise, fino a emanare un odore sgradevole che può portare a varie infezioni della vagina o dell’uretra.

L’autorevole medico Haamid al-Ghawaabi quale sostiene che “La circoncisione riduce l’eccessiva sensibilità del clitoride che aumenta di dimensioni quando è in fase di eccitamento, molto fastidioso per il marito, in particolare al momento del rapporto sessuale.
_ Un altro vantaggio della circoncisione è che impedisce la stimolazione del clitoride che fa ingrandire in modo tale che esso provoca dolore. La circoncisione previene gli spasmi del clitoride che sono un tipo di infiammazione.
_ La circoncisione riduce il desiderio sessuale eccessivo.” E se qualcuno/a non avesse colto bene la conclusione dell’illustre dottore musulmano, l’articolista di Mondoislam precisa: “Quindi la circoncisione femminile toglie il libido eccessivo delle donne, ciò non significa che elimini del tutto il piacere sessuale come nel caso dell’infibulazione….”.

Una domanda sorge spontanea: chi decide quando il desiderio femminile è eccessivo?
_ Va da sé che quello maschile non è mai da “limitare”. E’ una vecchia storia anche dalle nostre parti come dimostra l’incredibile vicenda dei due quindicenni trovati a fare sesso nel gabinetto maschile della scuola e puniti con un giorno di sospensione lui e quattro lei.
_ Un modo nostrano per “limitare” l’eccesso di desiderio erotico femminile fin dal suo esordio?