Il comunicato-volantino consegnato anche all’onorevole Laura Boldrini in occasione della sua visita alla Casa internazionale delle donne il 24 aprile 2013 per l’incontro organizzato dalla Convenzione No More!Troppi uomini di questo Paese non riescono a sopportare la libera decisione delle donne, troppi continuano a violentare, perseguitare, uccidere anche quelle donne che dicono di amare.

Quando sono tanti, e sono drammaticamente e vergognosamente tanti, c’è qualcosa che non va e che chiede di essere interrogata, capita, presa in carico da chi ha responsabilità di governo, da chi fa formazione e informazione, da chi ha il dovere di educare ad una civile convivenza che è innanzitutto rispetto dell’altra/o e della sua libertà e integrità.

Esiste da sempre {{un deficit della nostra democrazia che riguarda in primo luogo le relazioni tra donne e uomini,}} ancora segnate da una cultura millenaria a egemonia maschile. Resiste pertanto, sorretta proprio da quella cultura diffusa e pervasiva, una zona oscura nelle coscienze di molti che non si riesce ad illuminare correttamente e che fa danni, produce dolore, orrore e morte.

Noi sappiamo che questa barbarie può essere sconfitta e abbiamo anche da tempo indicato come.

{{La politica istituzionale}}, in ogni sua articolazione, cosa aspetta?

Faccia al più presto e fino in fondo la sua parte e metta {{in agenda una discussione a livello parlamentare }} che sappia assumere come questione politica ineludibile il problema della violenza maschile sulle donne, individuare misure efficaci di sensibilizzazione, prevenzione e contrasto e assicurare che la giustizia garantisca risposte adeguate in tempi sostenibili.

E’ quello che chiediamo da anni e che da novembre andiamo chiedendo, in modo articolato e puntuale come Convenzione NO MORE! alle istituzioni nazionali e locali.
Noi ancora stiamo aspettando una risposta.

Mentre continuiamo a fare la nostra parte nelle scuole, davanti ai tribunali, promuovendo ovunque una crescita delle coscienze e denunciando il sessismo ovunque si manifesti, assistiamo quotidianamente, nella latitanza dei partiti e delle istituzioni, a violenze di ogni tipo fino al femminicidio .

Ci chiediamo: che altro deve ancora succedere?

{Roma, 24 aprile 2013 }

{Via della Penitenza, 37 – 00165 Roma
info@udiromanalagoccia.it}