Come ogni anno, dal 1978, l’Onu promuove la Settimana internazionale per il Disarmo (23-30 ottobre), per approfondire e diffondere la riflessione sull’urgenza di ridurre in modo efficace eserciti e armamenti. Non a caso, la “Prima Commissione” nell’ambito dell’Assemblea Generale è dedicata al disarmo. Nell’occasione in corso, nonostante le difficoltà della pandemia, la Rete Italiana Pace e Disarmo propone iniziative. 

Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” ha dedicato il sesto giorno al ricordo della “luminosa figura di Anna Bravo” (Torino 1938-ivi 2019), il cui pensiero di pace ha improntato la vita e gli scritti: 

Solo con il disarmo si potra’ abolire la guerra. 
Solo con la nonviolenza si potra’ sconfiggere la violenza.
Salvare le vite e’ il primo dovere. 

(da La conta dei salvati. Dalla Grande Guerra al Tibet: storie di sangue risparmiato, Laterza, Roma-Bari, 2013). 

Anna Bravo, storica e docente universitaria, ha insegnato Storia sociale e molto ha dato nello studio della “storia delle donne,  della deportazione e genocidio, resistenza armata e resistenza civile, cultura dei gruppi non omogenei, storia orale”.

Anna Bravo ha partecipato “al comitato scientifico che ha diretto la raccolta delle storie di vita promossa dall’Aned (Associazione nazionale ex-deportati) del Piemonte; ha fatto parte della Società Italiana delle Storiche (Sil), e dei comitati scientifici dell’Istituto storico della Resistenza in Piemonte, della Fondazione Alexander Langer e di altre istituzioni culturali.”

Tra le sue opere edite da Laterza: Donne e uomini nelle guerre mondiali (1991); I fili della memoria. Uomini e donne nella storia (2000); A colpi di cuore (2008).  

Info: Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera; tel. 0761353532, e-mail: centropacevt@gmail.com