Non abbiamo parole! Troppa la rabbia e lo sdegno. Quella di ieri nei confronti di una donna medico della Guardia medica di Trecastagni è una violenza turpe, perché indotta dalla prepotenza di un uomo che pensa di potere tutto nei confronti di una donna. E se medico, a servizio delle persone, a lavoro di sera tardi? Ancora peggio, perché riveste un ruolo che non dovrebbe competere alle donne, nate e cresciute solo per potere soddisfare desideri e istinti dell’uomo.

Alla Dottoressa tutto il nostro affetto e la solidarietà delle donne dell’UDI.

Ma sappiamo che non basta, per questo già all’apertura delle scuole siamo lì insieme a tante/i insegnanti, con il nostro impegno quotidiano, per promuovere tra i giovani modelli culturali e comportamenti che pongono al centro il valore della differenza di genere, il rispetto per il corpo delle donne, il rifiuto di ogni forma di violenza.

Anche la nostra disponibilità a costituirci parte civile, accanto alla vittima se lo vorrà, nel processo che la Magistratura promuoverà a carico del Cardillo, ha solo il senso di affermare la pratica politica degli atti concreti che nascono da una precisa presa di responsabilità.