Iniziative 2017/2018  testimonial Donatella Finocchiaro

L’UDI di Catania sostiene con passione, determinazione e convinzione le azioni e  le   denunce   che   contrastano   la  violenza    di    genere ,   ogni   forma   di  discriminazione, la cancellazione della cultura e della memoria del le donne; e  impegna  ogni  energia  per  il  definitivo  superamento  degli  stereotipi  e  per  la  concreta affermazione della parità tra i generi.  Come ben sappiamo la violenza di genere si consuma in  molti ambiti, investendo  la  vita  sessuale  e  domestica,  la  sfera  psicologica,   economica,  culturale  e  lavorativa.

La  violenza  “nascosta  e  taciuta”  dentro   le  case  rimane  un  crimine  non  denunciato  in  oltre  il  90%  dei  casi  in  Italia  e   il  numero  di  donne  che  subiscono maltrattamenti o violenze fisiche continua  ad aumentare.  La  violenza  sessista  è,  quindi,  un  fenomeno  al  contempo  ampio  e  diffuso:  secondo i dati Istat del 2014 sono  6 milioni 788 mila le vittime di violenza fisica o  sessuale .

L’UDI ha rilevato 121 morte per femminicidio nel 2016 (assassinate dal  proprio partner o ex partner).  Queste  cifre  sono  parziali  perché  non  comprendono  e   non  considerano  le  donne  prostitute  uccise  dai  loro  clienti.  Noi  le  annoveriamo  tra  i  casi  di femminicidio e non avalliamo il silenzio e la complicità: ogni caso di violenza e di  morte ferisce la dignità di tutte.   È in questo contesto che si inserisce la periodicità delle iniziative “UDI Catania 6  mesi STOP femminicidio” (novembre 2017 – aprile 2018) , che si concluderà con la  IV° edizione del Premio UDI Stereotipa.

Quest’anno vogliamo rendere evidente, nel corso di  sei mesi densi di lavoro e di  impegno, anche le connessioni tra le nostre iniziative periodiche (Mediterranea –  Donne e mafie – Stereotipa – Questa storia è la mia),  tutte volte a contrastare le  diverse sfaccettature che la violenza di genere assume.

Del resto quale giustizia può riguardare un solo aspetto della nostra vita? Quale  civiltà può essere spezzettata?

MEDITERRANEA   La newsletter sarà presente in questo programma di la voro dell’UDI di Catania  con 8 numeri dedicati.  Mediterranea è nata per contribuire a contrastare sul terreno dell’informazione la  parzialità  e  il  provincialismo  eurocentrico  e  sessista  con  cui  spesso  si  guarda  a  fenomeni  globali  riflessi  in  ambito  mediterraneo,  in  primo  luogo  le  guerre  e  le  diseguaglianze, “dal punto di vista delle donne e d ei bambini”.  La  messa  in  discussione  dei  diritti,  della  vita  stessa  delle  donne  ovunque  si  manifesti è un attacco ai diritti di tutte: viviamo  in un mondo globalizzato e di  ‘transito’  di  persone,  idee,  paure,  violenze.  In  ragione  della  storia  comune  di  tante di noi sulle sponde del Mediterraneo non accettiamo gli effetti e qualsiasi  giustificazionismo della violenza di genere sotto ogni cielo.

DONNE E MAFIE  Da  sempre  le  donne  siciliane  e  catenesi  dell’UDI  con trastano  la  struttura  patriarcale della famiglia mafiosa: la destrutturazione di quel modello coincide  oggettivamente  con  la  destrutturazione  del  patriarcato.  L’azione  di  contrasto  alla  mafia  nella  società,  all’interno  delle  istituzioni  e  dentro  i  palazzi  di  giustizia  connota il nostro modo di lottare contro la violenza di genere e ogni genere di  violenza.  Le  mafie  vecchie  e  nuove,  infatti,  alimentano  violenze  inaudite  e  inaccettabili  quali prostituzione e tratta, violenza su donne migranti, caporalato, ecc.  Non possiamo consentire che le violenze sulle donne  diventino in qualche modo  “accettabili”,  come  accade  rispetto  alla  prostituzione  dai  più  considerato  “il  mestiere  più  antico  del  mondo”.  Di  contro  affermiamo  con  forza  che  la  prostituzione è uno dei più spietati business della  mafia, gestito sulla pelle delle  Donne più povere del mondo e che il mestiere più antico del mondo è quello  dello “sfruttatore”  

QUESTA STORIA È LA MIA  Racchiude  le  iniziative  che  valorizzano,  recuperano ,  custodiscano  la  memoria  della  cultura  e delle pratiche delle  donne,  del  protagonismo  femminista,  della  necessità/dovere di tramandare il filo di una stori a evolutiva da continuare.

 STEREOTIPA  Il concorso che investe le scuole catanesi di ogni  ordine e grado e rinnova ogni  anno il patto dell’UDI con le ragazze e i ragazzi p er il contrasto agli stereotipi di  genere e ad ogni forma di violenza, a partire da quella sessista.  È un modo per pensare e volere un mondo più giusto p er tutte/tutti.  Questa  articolazione  dei  nostri  lavori  può  e  deve  aprire  una  riflessione  sull’immagine  sedimentata  di  donne  e  uomini,  sul  futuro   che  non  possiamo  rinunciare a costruire.  La crisi di un modello di valori secolari genera e  accresce la violenza, ma può  essere un’occasione per aprire spazi di libertà, un ’opportunità perché le ragazze  e i ragazzi di oggi possano reinventare la loro col locazione nel mondo.   Il  nostro  percorso  si  muove  alla  ricerca  di  solidarietà  e  collaborazione,  con  lo  scopo  di  perseguire  obiettivi  di  educazione  a  una  cittadinanza  di  genere  e  di  promozione della cultura della non discriminazione.  Per questo motivo si concluderà con la “premiazione”  dei lavori delle scuole: una  festa di incontro e condivisione, l’occasione per progettare i prossimi 6 mesi.

Saprà l’UDI di  Catania,  rispondendo ad  un intento  e  un  desiderio,  coinvolgere  ancora  di  più  le  amiche,  gli  amici,  le  ragazze  e  i  ra gazzi  delle  scuole,  le  e  gli  insegnanti, le associazioni a noi vicine?

Confidiamo  di sì perché ci “prepariamo”  a tutto questo da anni.  Questo è un invito al lavoro comune nel rispetto delle differenze.

 Giovanna Crivelli – Adriana Laudani  Udi Catania, 23 ottobre 2017