Riprendiamo dalla mailing list “deportatimaipiu” questo ricordo di Francesca Rolla, l’ultima protagonista dell’insurrezione delle donne carraresi, un episodio di Resistenza al femminile. Il 7 luglio 1944, a Carrara il Comando tedesco ordinò l’evacuazione della città e lo sfollamento della popolazione. Ordini a cui si opposero le donne carraresi, che si radunarono sotto la sede del Comando, rifiutando di disperdersi nonostante la minaccia delle armiE’ deceduta a 95 anni Francesca Rolla, ex partigiana, una delle «donne del 7 luglio» che nel 1944 si ribellarono ai tedeschi. Nel 2005, novantenne, era presidente provinciale dell’Anpi, e nel luglio di quell’anno fu ricevuta con una delegazione apuana a Montecitorio: «Non avevo paura di nulla, e non ho paura di nulla», disse nella sede del parlamento. {{“Le radici della Resistenza”,}} il film di una guerra femminile senza armi era appena uscito dai confini apuani per diventare patrimonio nazionale.

Il sindaco Angelo Zubbani la ricorda così: «Una donna esemplare, una cittadina che ha amato profondamente Carrara, una figura di altissimo spessore civile, morale e politico». Il sindaco ha disposto che la salma sia esposta oggi solennemente al pubblico nel palazzo comunale prima dei funerali (alle 15). «Un atto doveroso, da parte della città, nei confronti di una partigiana combattente e protagonista della protesta che impedì lo sgombero e la distruzione di Carrara.
Fu {{tra le animatrici della rivolta vittoriosa delle donne}} e, grazie anche al suo impegno, la città mantenne la sua identità e i suoi abitanti».

«Francesca non è stata solo una delle donne eroiche del 7 luglio, ma ha mantenuto il suo impegno civile e morale alto e chiaro fino all’ultimo». «La nostra comunità le deve molto e la ricorderemo sempre con grande rispetto e con grande affetto». La ricorca anche il presidente del consiglio comunale, Luca Ragoni. «Le bandiere di Carrara oggi sono in lutto per la scomparsa di Francesca Rolla». {{La rivolta del 7 luglio 1944}}, dice Ragoni, «rappresentò {{il momento culminante della partecipazione femminile alla lotta di liberazione}}, infatti se la città fosse stata sgomberata, cessando i rifornimenti ai partigiani combattenti, tutta la resistenza apuana sarebbe crollata. Quell’episodio eroico, unico nella resistenza, e l’epopea delle donne che con i loro viaggi a piedi a Parma sfamarono la città, è stato uno degli elementi centrali per i quali Carrara è stata decorata con la Medaglia d’Oro al Valor Civile».

Il 7 luglio 1944, a Carrara il Comando tedesco ordinò l’evacuazione della città e lo sfollamento della popolazione. Ordini a cui si opposero le donne carraresi, che si radunarono sotto la sede del Comando, rifiutando di disperdersi nonostante la minaccia delle armi. Alla fine il comando tedesco rinunciò all’operazione.

Nel 2009, l’episodio è stato celebrato da Poste Italiane con l’emissione di {{un francobollo}} che raffigura un gruppo di donne che sfilano in corteo e la medaglia d’oro al merito civile conferita alla città di Carrara nel 2007

{Carrara, 29 marzo 2010}