Dopo la tragedia al largo di Lampedusa il mare restituisce i corpi senza vita… ogni corpo porta con se’ la storia di quella persona, l’intreccio di affetti, avvenimenti e speranze che sono finite, morte, affondate. Ho immaginato che una giovane donna di Asmara volesse raggiungere la sorella per vivere una vita da donna libera…Dopo la tragedia al largo di Lampedusa , il mare restituisce i corpi senza vita ,gli indumenti, gli effetti personali ,i ricordi e le testimonianze di vite in trasferta per altri luoghi, per nuove speranze che si chiamano con nomi di citta’ o con i nomi di persone care, in attesa da qualche parte di riabbracciare un amico, un congiunto,un fratello o una sorella.

Questa lettera {{galleggia in mare}}, naufragata in una notte di terrore, forse chi l’ha scritta la teneva tra le mani come una bandiera, come un ultimo appello d’aiuto.

{{Mia cara Selam}},
_ finalmente domani si parte,ancora non riesco a crederci, la mia amica Aster ed io questa notte non riusciamo proprio a dormire…i pensieri e gli avvenimenti di queste ultime settimane ci rimbalzano nella mente.

Ripenso ad Asmara, lasciandola ho sentito le lacrime rigarmi il viso, percorrendo i viali di palme pensavo ai nostri genitori; so di certo che non li rivedro’ piu’!

In Harnet street ho guardato i tavolini del bar Imperial, ricordo che ti accompagnavo a prendere il caffe’ e tu me ne facevi assaggiare un sorsino o un cucchiaino: quanti ricordi prima della tua partenza!

Sono passati cinque anni e per me sono stati una lunga attesa, nella speranza di raggiungerti a Berlino .

Aster dice che sono un’inguaribile romantica e che la vita in Europa sara’ dura e difficile ma tu lo sai e me lo dici sempre che io sono tale quale a papa’.

Risento ancora i racconti di nostro padre di quando il nostro paese ,nel grande entusiasmo generale,spero’ di diventare indipendente e finalmente una Nazione libera. Era il 1993.
{{
L’Afro ottimismo}} pero’ fini’ in fretta e papa’,come tanti, rischio’ il carcere o addirittura,come molti,di scomparire nel nulla.

Tu eri un’adolescente e la mia nascita riporto’ un po’ di gioia a tutti voi in un periodo tanto grave e luttuoso.

Come posso, mia adorata sorella, continuare a vivere in un paese dove non c’e’ liberta’ di pensiero, liberta’ politica o religiosa;dove la vita di noi giovani e’ gia’ stabilita. Uomini e donne costretti alla fuga per sfuggire al sistema repressivo o per paura del carcere e delle torture, solo perche’ dissidenti.

Siamo snervati e repressi , a{{bbiamo fame di liberta’}}.

Papa’ l’ha capito gia’ da qualche anno che anch’io sarei fuggita sulle tue orme,senza farsi notare ha venduto le poche cose di valore rimaste .

Nel darmi i dollari necessari per il viaggio piangeva ma ripeteva, senza esitare, che era felice per te e per me.

Sono pronta Selam, ce l’ho fatta e credemi non e’ stato un viaggio facile fino a qui; attraversare il Sudan su quelle carrette che ben conosci ed arrivare sana e salva fino a Misurata.

Aster ed io siamo {{piene di speranze}}, guardo il mare e penso che presto ti potro’ riabbracciare e finalmente saro’ libera.

Tua sorella Misgana, per sempre.