Anch’io penso che il velo, come altri costumi o comportamenti che la Storia racconta, non sia altro che un modo di costringere le donne ad un volere maschile. Penso però che siamo alle solite. Sono gli uomini che decidono la libertà delle donne.La Francia sta tentando di mettere al bando, su tutto il territorio nazionale, l’uso del velo integrale. Sarà multata la donna che lo indossa e chi, eventualmente, l’ha obbligata ad indossarlo. Si difende questa scelta come una scelta di dignità delle donne, si interviene cioè per liberarle da ciò che viene visto come un atto di sottomissione del genere femminile.
_ Per molto tempo mi sono chiesta quale sarebbe stata la mia posizione su questo argomento.
_ Anch’io penso che il velo, come altri costumi o comportamenti che la Storia racconta, non sia altro che un modo di costringere le donne ad un volere maschile.
_ Un modo che, attraverso la religione, un argomento non discutibile, permette di controllare la metà della popolazione e impiegare l’altra metà nel controllo medesimo.

Penso però che siamo alle solite. Sono gli uomini che decidono la libertà delle donne. Non si preoccupano gli uomini delle conseguenze delle loro scelte.

{{Cosa significa liberare le francesi dall’obbligo del velo? }} Che il loro compagno vorrà che lo indossino e il gendarme fuori casa non lo vorrà. {{Quale scelta ha quindi questa donna?}} Quella o di chiudersi tra le pareti domestiche o di sfidare la sorte e rischiare tra la multa fuori casa o il problema dentro casa.

Penso inoltre che, indipendentemente dalla storia odierna, una donna che per anni ha indossato il velo integrale non è assolutamente abituata a farsi vedere in pubblico e quindi, mi domando, con quale leggerezza si può decidere di “spogliarla”?

Ho immaginato per un attimo cosa avrei provato nei panni di chi da un giorno all’altro viene in qualche modo denudata. Immagino la vergogna, il senso di umiliazione, il disagio. Ed allora mi chiedo se è davvero attraverso l’imposizione che si può cambiare un costume?

Non sarebbe forse più autorevole, e quindi redditizio a lungo termine, preoccuparsi di altre forme di dignità delle donne. Forse se chi picchia una donna o, come purtroppo avviene sempre più di frequente in Italia, la uccide, avesse pena certa e celere, lo Stato potrebbe rendere quella giustizia alle donne che consente loro di difendere la propria dignità.

Conosco invece una realtà per cui se un uomo picchia una donna ancora oggi in prima battuta non succede niente…. assolutamente niente. Una recente trasmissione televisiva ha raccontato la storia raccapricciante di un uomo che ha ucciso la moglie mentre la loro figlia era in salotto.
_ Pareva di capire che lo avesse fatto al fine di prendere possesso della casa coniugale e della pensione di reversibilità di lei. Ebbene questo uomo dopo pochi anni di carcere ha avuto diritto alla casa coniugale ed alla pensione della moglie che lui, e non altri, ha ucciso.

Tornando quindi al velo, penso che {{se veramente si vuole rendere dignità e soprattutto fiducia alle donne si debba prima pensare agli aspetti essenziali nella loro vita}}, diritto al lavoro, e quindi alla maternità consapevole, agli asili nido, all’assistenza agli anziani ecc. e solo dopo in ultima analisi si possa pensare di eliminare, stavolta davvero, l’ultimo velo.