Sabato 14 maggio, a Ouagadougou migliaia di donne hanno risposto all’appello di associazioni Ong e con una marcia pacifica di 1 km hanno denunciato violenze e rapine, richiamando la società del Burkina Faso ad una cultura di pace, condizione sine qua non per costruire uno stato di diritto.Nella crisi che scuote il Burkina Faso dal febbraio ultimo scorso, sono le donne ad aver pagato il maggior prezzo dei crimini connessi con la situazione: oltre a violenze e rapine, rincaro della vita ed ingiustizie sociali.

Dalle 7 del mattino di un sabato torrido, le donne sono cominciate ad arrivare a piccoli gruppi nel luogo di ritrovo e, a dispetto dei timori di ritardi usuali, dopo tre quarti d’ora la piazza è pressoché piena e il corteo si può formare, aperto dalle piccole vetture delle donne con difficoltà. Partecipano anche le donne responsabili di incarichi istituzionali e governativi. Foulards bianchi come simbolo di pace sono indossati dalle donne e venduti nel corteo per chi li avesse dimenticati.

{{Hortense Louguè}}, coordinatrice di una delle associazioni, ha letto {{l’appello per la pace di donne e ragazze del Burkina Faso}}.

“Dal mese di febbraio la nostra patria è scossa fin dalle fondamenta da una crisi senza precedenti e dai rischi incalcolabili”: il messaggio sottolinea il clima sociale caotico ed i vari atti di violenza cui sono soggette le donne sia del Burkina che straniere. “nessuna rivendicazione legittima deve trovare una soluzione nelle varie distruzioni, negli stupri e soprattutto nella morte di persone innocenti fra cui i nostri figli”. Le due pagine e mezza dattiloscritte si concludono con queste parole: “Agiamo insieme perché l’amore e la pace vere germinino nei cuori di uomini e donne di questo paese, affinché il nostro caro Burkina Faso ritrovi pace, giustizia, equità e coesione sociale”. Un appello analogo è contenuto in una lettera al presidente del burkina Faso, blaise Compaoré.

fonte:[ http://www.lefaso.net/spip.php?article42019->http://www.lefaso.net/spip.php?article42019]