La relazione tra scienza e democrazia è diventata una questione molto dibattuta. Negli ultimi anni, abbiamo persino assistito a una crescita esponenziale della letteratura sull’argomento. Senza dubbio, l’interesse è stato in parte giustificato dalla preoccupazione dell’opinione pubblica sulle ripercussioni tecnologiche della ricerca scientifica. Inoltre, ci sono teorie scientifiche che, se fossero accettate, implicherebbero presumibilmente l’adozione di politiche che hanno ampie conseguenze sociali, così come un ripensamento di abitudini profondamente radicate da parte dei cittadini. Solo queste considerazioni ci permettono di comprendere le ragioni dell’interesse per i rapporti, a volte fastidiosi, tra scienza e opinione pubblica che caratterizzano le società democratiche. Sostenere la ricerca scientifica è un’aperura culturale  coraggiosa.

L’Italia è nella zona bassa delle classifiche europee e mondiali su temi centrali per la tenuta della democrazia, dei quali si tratterà in occasione del 5° CONGRESSO MONDIALE PER LA LIBERTA’ DI RICERCA SCIENTIFICA, in programma al Parlamento Europeo di Bruxelles dall’11 al 13 aprile

La prestigiosa rivista scientifica Nature nei giorni scorsi aveva bacchettato il nostro Paese per l’assenza di attenzione da parte della politica ai temi della scienza. E alcun* scienziat* italian*, sempre nelle scorse ore, hanno sottoscritto un appello perché alcune criticità vengano prese in considerazione dai programmi elettorali. Il rischio che il nostro Paese continui a tagliare le risorse e a dimostrare, in generale, uno scarso interesse per la scienza diventa reale, come conferma anche Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, che tra le sue priorità si batte per l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare proprio quello alla scienza.

Poco più di cinquanta candidati alle prossime elezioni, che pur rappresentano un incoraggiante orientamento trasversale, si sono espressi sui 9 punti proposti da #TiVotoSeTiImpegni, una campagna che ha preso vita sul sito www.tivotosetiimpegni.it e centrata su una doppia azione rivolta ai cittadini e agli aspiranti parlamentari di tutti i partiti, affinché si impegnino su 9 temi, come la RICERCA SULLE STAMINALI, la CANNABIS, l’EUTANASIA, IL MIGLIORAMENTO GENETICO, LA FECONDAZIONE ASSISTITA AI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ.

Ie le leader che hanno risposto sono finora Emma Bonino (+Europa) e Angelo Bonelli (Insieme). Tra i Parlamentari uscenti che si sono espressi su alcuni o a tutti i quesiti figurano Matteo Mantero (M5S), Monica Cirinnà (PD), Roberto Rampi (PD), Alessandro Zan (PD), Miguel Gotor (LeU), Benedetto Della Vedova e Mara Mucci (+Europa). Il più consistente numero di risposte arriva dai candidati +Europa tra i quali anche Filomena Gallo, Marco Perduca, Rocco Berardo, Matteo Mainardi, Riccardo Magi e Mina Welby.

La chiamata all’azione, che si concluderà venerdì a mezzanotte (anche se le risposte saranno visualizzabili anche nei giorni a seguire) è rivolta anche alle elettrici e agli elettori, a loro è chiesto di sottoscrivere un appello affinché i candidati e le candidate rispondano ai quesiti. Sono circa 6.000 cittadin* ad aver aderito.

“Come era previsto, il tema dal quale tutt* quant* (a parole) riconoscono dipendere il futuro del nostro benessere, cioè la ricerca scientifica, non è stato affrontato, se non marginalmente in campagna elettorale. Non ne hanno parlato i capi dei partiti, con qualche eccezione, né i grossi media hanno sollecitato approfondimenti – dichiara Marco Cappato, uno dei leader di Associaizone Luca Coscioni

Nonostante questo, la campagna #TivotoSetiImpegni promossa dall’Associazione Luca Coscioni ha ottenuto risposte e un segnale di attenzione importante da parte di decine di candidat* di diversi partiti schieramenti e da migliaia di cittadin* che hanno partecipato attivamente allo sforzo volto a conoscere le proposte e gli impegni dei e delle candidate

Le risposte che sono arrivate rappresentano un piccolo ma significativo patrimonio del quale fare tesoro nella prossima legislatura, in particolare grazie al fatto che saranno già all’ordine del giorno del prossimo Parlamento le nostre (Associazione Luca Coscioni) proposte di legge di iniziativa popolare su due temi centrali come quello della legalizzazione dell’eutanasia, rispetto al quale arriverà anche la sentenza della Corte costituzionale in merito al reato di aiuto al suicidio- e la legalizzazione delle droghe.

Su altri aspetti, come la ricerca scientifica per il miglioramento del genoma animale e vegetale e la ricerca sugli embrioni umani, come Associazione Luca Coscioni accompagneremo all’azione giudiziaria alcune proposte legislative che sottoporremo a tutt* i e le Parlamentari di qualsiasi schieramento”.

Il diritto umano alla scienza è infatti sancito da tutte le principali costituzioni e trattati, come: articolo 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948; articolo 15 del Patto Internazionale del 1966 sui Diritti Economici, Sociali e Culturali; articolo 13 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea; articolo XIII della Dichiarazione Americana dei Diritti Umani; articolo 14 del Protocollo sui Diritti Economici, Sociali e Culturali della Convenzione Americana sui Diritti Umani; articolo 42 della Carta dell’Unione Africana; articolo 42 della Carta Araba dei Diritti Umani; articolo 32 della Dichiarazione sui Diritti Umani dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico.

Proprio su questi temi Associazione Luca Coscioni, realtà transpartitica e associazione no profit di promozione sociale per l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani ha appena lanciato il 5° CONGRESSO MONDIALE PER LA LIBERTA’ DI RICERCA SCIENTIFICA, iniziativa che avrà luogo presso il Parlamento Europeo di Bruxelles l’11, il 12 e il 13 Aprile  Al prestigioso appuntamento internazionale, che quest’anno avrà il titolo SCIENCE AND DEMOCRACY: for the human right to science, prenderà parte un parterre d’eccezione composto da illustri personalità del mondo scientifico mondiale. L’ evento è stato presentato nei giorni scorsi addirittura nella sede ONU di NEW York da Marco Cappato che nell’occasione ha lanciato un appello ai governi, in particolare quello italiano, affinché rispettino i loro obblighi internazionali riguardanti il pieno godimento dei diritti umani e, in particolare, il dovere di rispettare, proteggere, soddisfare e promuovere il diritto alla scienza e i dibattiti sul tema all’interno del sistema delle Nazioni Unite.