Oggi –  venerdì 16 febbraio alle ore ore 18,00 in Via San Felice 16/A – Caterina Donattini parlerà del libro Le rose del vento  edito da Mondadori con l’autrice, Widad Tamimi.

Tessendo la trama delle proprie origini, Widad Tamimi ci porta nel cuore tormentato del secolo appena trascorso. E ci racconta di un padre, Khader, nato in Palestina, a Hebron, nel 1948, proprio l’anno della fondazione dello Stato di Israele. La famiglia si era trasferita a Gerusalemme in cerca di benessere, ma la guerra li ha costretti a fuggire e a tornare nella città di origine. Nel 1967 c’è una nuova guerra che li rende profughi per la seconda volta. Scappano ad Amman, in Giordania. Ancora più indietro negli anni Carlo Weiss, il nonno materno, nasce a Trieste nel 1924, è ebreo e si sente fiero di essere italiano, la villa di famiglia è frequentata da scrittori, musicisti, psichiatri. Finché, nel 1938, la situazione per gli ebrei si fa insostenibile e Carlo e i suoi scappano, prima a Losanna, poi a Londra, infine negli Stati Uniti. Carlo rientra in Italia nel 1947, pochi mesi prima che la famiglia di Khader sia costretta a fuggire da Gerusalemme.

 

Widad Tamimi (Milano, 1981), figlia di un profugo palestinese fuggito dall’occupazione israeliana del 1967 e di una donna di origini ebree, la cui famiglia scappò a New York durante la Seconda guerra mondiale, è cresciuta in Italia.

Attualmente vive a Lubiana col marito e i due figli e presta servizio nei campi di accoglienza ai profughi nell’ambito del programma “Restoring Family Link” della Croce Rossa Slovena. Nel 2012, per Mondadori, ha pubblicato il suo primo romanzo Il caffè delle donne. Scrive racconti per “Delo”, il principale quotidiano sloveno.

 

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